Malta – Italia termina 1-0 per gli azzurri e la rete è di Graziano Pellè che esordisce in azzurro a 29 anni con un gol.
Il gol di Pelle’ alla nazionale di Malta vale il primato nella classifica del gruppo H delle qualificazioni europee.
Malta – Italia mostra una Nazionale stanca, povera, soprattutto nella voglia di fare e si tratta di un passo indietro rispetto al 2-1 di venerdì con l’Azerbaigian.
Se ci mettiamo pure che i maltesi hanno giocato dal 27’ del primo tempo al 28’ della ripresa (rosso a Bonucci) in 10 contro 11 si capisce come il gruppo di Antonio Conte stia stentando.
Malta – Italia mette in campo avversari che pensano di più a difendere e i nostri che hanno ritmi blandi, pochissima intensità, poco impegno, forse pensando che l’avversario non ne meriti di più, e forse con l’unico obiettivo di liquidare la pratica Malta e tornare a casa il più in fretta possibile, perché tornano campionato e le coppe.
Le novità: Darmian, Verratti, Candreva e alla novità Pellè. Quest’ultimo entrato in fretta nel ruolo, l’unico con voglia di fare, anche se ha dialogato poco con Immobile.
Malta ha costituito un pericolo con una ripartenza conclusa da Failla non lontano dal palo di Buffon (15’). Ma quello che traspariva era come Verratti fosse messo fuori ruolo, trascurato dai compagni, lezioso nel lavorare il pallone e mai aggressivo. Si può dire che ha fatti di più il regista Chiellini e in parte Bonucci, dal quale è venuto il colpo di testa respinto da Hogg e corretto in rete da Pellè.
Conte: «C’è stato impegno da parte dei ragazzi, era la seconda partita in tre giorni e qualcuno ha accusato fatica. Abbiamo vinto, potevamo essere più concreti, ci siamo complicati la vita con l’espulsione, anche se penso che non ci fosse. Diciamo che ci sono sicuramente margini di miglioramento, ma penso che i ragazzi abbiano dato tutto quello che avevano. Venivamo da un Mondiale disastroso, non è facile, ci vuole tempo: abbiamo giocato quattro partite in un mese e mezzo e le abbiamo vinte tutte. Anche qui, a parte una parata di Buffon, non abbiamo corso grossi rischi. Possiamo e dobbiamo crescere. Ora prepariamo la partita con la Croazia a San Siro».
