La canonizzazione di Madre Teresa ha riacceso una polemica ormai sopita in merito a pregi, difetti e modus operandi della suora che meglio di qualsiasi altro religioso nel mondo è stata in grado di portare l’attenzione del mondo sulla povertà, la miseria e il degrado della indigente popolazione indiana.
Tra le accuse spicca, tra tutte, quella di non essere mai stata interessata nell’aiutare le persone, quanto la volontà di convertirle alla religione cattolica.
Accusa infondata e ridicola: madre Teresa mai si è permessa di chiedere ai moribondi la loro appartenenza religiosa.
Ma anche qualora l’accusa si fosse rivelata vera, quale sarebbe stata la sua colpa? Gesù non disse forse: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”? Se la chiesa moderna delle periferie esistenziali e dell’opzione preferenziale per i poveri non saprà distinguere tra filantropia e carità, sarà irrimediabilmente destinata a cadere nella polvere alla pari delle istituzioni umane imperfette.
Gianni Toffali
Verona