Ieri mattina la Chiesa dei Gesuati, alle Zattere, ha celebrato la Messa e l’ultimo saluto al prof. Gino Zennaro, 101 anni di studio, lavoro, depositario di molteplici saperi, appassionato della lingua latina, che approfondiva e divulgava, anche attraverso specifiche metodologie che hanno rivelato un talento e una cultura di cui tutta la città gli è grata.
Tante persone, commosse, hanno riempito la chiesa: docenti, ex studenti, intellettuali e semplici cittadini, hanno voluto esserci, testimoniare la loro stima e insieme l’affetto per l’esimio studioso, alle figlie Elena, Laura e Francesca.
Per anni docente del Liceo classico Marco Polo, è stato poi Preside della Media Vettor Pisani al Lido di Venezia. Un uomo di grande cultura e umanità, così lo ricordano gli amici e chi gli ha voluto bene, anche in momenti difficili, quando pochi anni fa ha dovuto lottare per tentare di resistere, di rimanere nella casa alla Salute, dove aveva abitato per settantatre anni.
Alla fine dovette arrendersi, cedendo a 99 anni la sua casa a quel progetto che trasformava (e trasformò) l’edificio in corte dei Preti in 4 appartamenti turistici. Altra ferita sociale in virtù del profitto individuale, e per lui stesso che, infatti, dopo neanche due anni ci ha lasciati.
Un’abitazione dove si era formata la sua ospitale famiglia ed erano cresciute le figlie. Là aveva maturato rapporti significativi di cortesia e garbo con il vicinato: tutti ricordano il suo tratto gentile, generoso, insieme al riconoscimento della sua cultura e della sua capacità di rapportarsi con gli altri.
Aveva dovuto lasciare la sua casa e questo evento ha colpito al cuore la città, che stenta a riconoscere e persino a difendere i suoi cittadini, soprattutto se anziani, anche quando questi a Venezia hanno dato molto, imprimendo un valore culturale alla sua stessa storia.
Un valore inestimabile di un uomo che ha voluto festeggiare i suoi cento anni con la famiglia davanti alla Basilica di San Marco, e che ha saputo testimoniare attraverso la sua persone e il suo agire il significato e la necessità della cultura, quale patrimonio insostituibile per la crescita della civiltà.
Andreina Corso
R.I.P. Professor Zennaro, che vive ancora nei ricordi e nella stima di generazioni intere di veneziani. A chi sfratta per finita locazione i nostri anziani e i nostri artigiani, io non auguro una morte atroce ma semplicemente un Alzheimer precoce, che gli faccia dimenticare dove hanno ammucchiato le banconote, e la password dei conti in Svizzera. Marco Gasparinetti, portavoce “gruppo25aprile”.