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Louis Braille, la vita del ragazzo che insegnò ai non vedenti a leggere

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Il metodo Braille è famoso in tutto il mondo come sistema di lettura e scrittura per persone non vedenti. Anche oggi che la tecnologia permette di sfruttare l’audio per “leggere” interi libri e per studiare, il metodo Braille è il migliore per studiare e comunicare in forma scritta.
Anche Braille era cieco, e fu questo che lo spinse a ideare un metodo per poter leggere. Le vite dei personaggi famosi spesso sono piene di coincidenze quasi incredibili. Fra le notizie di newsmag24
troverete curiosità e storie affascinanti su personaggi dell’antichità e contemporanei.


La biografia di Braille.

Louis Braille nacque all’inizio del 1800 in una cittadina vicino a Parigi. Terzo di tre figli, passava il tempo nel laboratorio del padre, che faceva il conciatore. E’ proprio qui che accade l’incedente che avrebbe cambiato per sempre la sua vita: a soli 3 anni, si ferisce un occhio con un punteruolo. La ferita fa infezione, e nel tempo rovina anche l’altro occhio. A 5 anni, il piccolo Braille è cieco.
A 10 anni entra all’Istituzione per Giovani Ciechi. Il padre gli aveva creato un alfabeto in pelle, con lettere in rilievo, perché imparasse a leggere. Ma non esisteva un modo perché i non vedenti potessero imparare a scrivere.
Louis pera un ottimo studente, appassionato di invenzioni. La svolta avviene quando scopre un sistema ideato da un capitano dell’esercito per decifrare i messaggi di notte nelle trincee; è basato su punti in rilievo. Braille lo fa suo e lo perfeziona: sei punti in rilievo divisi su due colonne. In base alla loro posizione, si formano le lettere. Per ironia della sorte, è proprio con un punteruolo, che trova la strada per imparare a scrivere.
Braille presenta il suo metodo al mondo con un saggio pubblicato nel 1829, quando ha solo 20 anni.

Nessun riconoscimento in vita
Nonostante il successo del suo sistema, usato ufficialmente in tutto il mondo dopo due secoli, Braille non ebbe successo in vita. I professori dell’Istituto lo boicottano: temono che gli studenti si scambino messaggi alle loro spalle. Louis Braille muore di tubercolosi a 49 anni, senza alcun riconoscimento per ciò che aveva donato al mondo.

Come funziona il metodo
Il sistema Braille è utile non solo per chi ha una cecità totale, ma anche per coloro che sono ipovedenti e non riuscirebbe a leggere caratteri stampati.
Si usa il senso del tatto, al posto della vista. Come le dita si scorrono pagine sui cui sono impressi, in rilievo, dei punti.
Lo schema di base è di sei punti, come sulla superficie superiore di un pezzo di Lego. In base a quanti punti in quelle sei posizioni sono in rilievo, si comprende quale lettera c’è scritta. La sequenza dei punti va memorizzata, come si memorizza la forma delle lettere scrivendole. Lettera dopo lettera, si leggono le parole.
La differenza sostanziale dei libri in Braille è il loro volume: hanno molte più pagine di un libro tradizionale.

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