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Lotta contro abbandono rifiuti a Jesolo: elevati 32 verbali grazie alle telecamere

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Lotta dura a rifiuto selvaggio: l’offensiva dell’amministrazione comunale e di Alisea porta i primi risultati. A fronte delle continue segnalazioni dei cittadini di abbandono scriteriato di rifiuti in alcune zone della città, spesso attorno ai cassonetti deputati alla differenziata, già dall’estate scorsa, con l’approvazione di una modifica al regolamento in consiglio comunale, è iniziata un’azione di contrasto supportata anche da attività di videosorveglianza che ha portato, finora, a brillanti risultati.
Sono 32 i verbali di contestazione da 300 euro ciascuno che la polizia municipale ha elevato per violazione al Regolamento Gestione dei Rifiuti Solidi urbani. E altri, ne sono in arrivo.

Di questi 32 verbali, 5 sanzioni sono state elevate grazie ai dati forniti dalla visione di immagini e fotogrammi estratti dai filmati della videosorveglianza, che poi hanno consentito di risalire ai responsabili con la ricerca eseguita dall’Ufficio Vigilanza Ambiente con il sistema informatico MCTC e ricerca sul sito della Camera di Commercio di Venezia.

Una contestazione, quella degli autori dell’abbandono selvaggio di rifiuti, alla quale si arriva dopo una minuziosa ricerca (per indicazione nominativo, indirizzo o etichettatura presente all’esterno di imballaggi e simili), che, purtroppo, in alcuni casi non è bastata assieme all’attività investigativa per mancanza di riscontro. Ad esempio il caso fra il riferimento di un ordine ed il cliente finale (come riferito dalle aziende produttrici o dal rivenditore)o per nominativo inesistente all’indirizzo indicato (trattasi di soggetti stranieri presumibilmente stagionali).

«E’ un primo risultato importante e sul quale insisteremo soprattutto grazie all’atto approvato in consiglio comunale che modifica regolamento sui rifiuti per tentare di arginare questo fenomeno che è dirompente – commenta l’assessore all’’Urbanistica e all’Ambiente Otello Bergamo -. Una piaga, questa dell’abbandono die rifiuti, che vede colpevoli non solo i residenti ma anche gente che viene appositamente da fuori comune per abbandonare in maniera scriteriata materiale di cui vuole disfarsi. Assieme ad Alisea e agli ispettori ambientali e con l’ausilio di alcune telecamere di video sorveglianza abbiamo così deciso di usare la mano pesante con multe salate per i trasgressori. Un’azione che sta portando i suoi frutti ma che continuerà incessante e per la quale ringrazio tutti i soggetti coinvolti».

Le peggiori situazioni di degrado sono stato registrate soprattutto in zona Pineta e nella viabilità meno trafficata del Lido dove l’inciviltà di pochi ricade ricadere sulle spalle della stragrande maggioranza degli utenti che, invece, è attenta al conferimento dei propri rifiuti e agisce correttamente.

Le immagini dei trasgressori rilevate dalle videocamere di sorveglianza vengono vagliate per individuare i “furbi” e sanzionarli, dissuadendo loro (ed i loro imitatori) dal comportarsi in modo scorretto.

L’amministrazione comunale e Alisea ricordano che i comportamenti che ci si prefigge di contrastare sono molti e diversi tra loro: il mancato rispetto delle modalità di conferimento dei rifiuti, il conferimento di rifiuti sfusi e di grande volume all’interno dei cassonetti, gli abbandoni di rifiuti ingombranti, gli scarichi incontrollati di rifiuti speciali nel territorio.

Il compito degli Ispettori Ambientali non è repressivo bensì finalizzato al miglioramento qualitativo e quantitativo delle raccolte differenziate, del decoro urbano e del servizio più in generale, necessari per garantire un ambiente. Il fatto repressivo viene utilizzato in “ultima ratio”, quindi deve temere la sanzione, talvolta pesante, solo chi agisce in evidente malafede e disprezzo delle più comuni regole della convivenza civile.

Per chi abbandona rifiuti ingombranti o sfusi o chiusi in sacchetto al suolo o accanto ai cassonetti, è prevista una sanzione di almeno 300 euro. Estrema attenzione deve fare il titolare di impresa perché abbandonare rifiuti speciali può comportare, se questi sono pericolosi una denuncia penale. I più comuni rifiuti speciali pericolosi sono: l’eternit, i frigoriferi, i monitor, i neon, gli acidi, i solventi.

Redazione

10/11/2014

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