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Locali notturni e movida a Venezia: sanzioni dei vigili, ma non è la strada

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Locali notturni e movida a Venezia: sanzioni dei vigili, ma non è la strada
Continua senza tregua la volata dei controlli che i vigili urbani stanno operando sulle piazze, sui campi e i locali della città.
Plateateci e autorizzazioni sotto la lente d’ingrandimento e quando rivelano irregolarità, vengono colpiti da ragguardevoli multe. Così è accaduto a San Marco (tre multe di cinquemila euro), zona San Gallo, San Luca, passando attraverso le Frizzerie.

Ora è un po’ tutta la città ad essere controllata, provocando reazioni positive da parte di chi si sente protetto e tutelato dalla presenza dei vigili urbani.
Altri, si sentono pressati, soprattutto gli esercenti dei locali notturni, dei posti di ritrovo dei giovani, della movida, per così dire, che ci tengono a qualche distinguo.

Nella zona degli Ormesini sono stati aperti molti locali, ma gli esercenti stessi rivendicano un clima tranquillo, dicono di non disturbare i residenti e che qualche episodio sgradevole, non dovrebbe creare generalizzazioni e coinvolgere tutti i locali della città.

I gestori della Birreria Zanon assicurano che tutto si svolge senza eccessi, del resto la zona, ancora vive una genuinità e una sua spiccata venezianità, con i suoi negozi di alimentari, i panifici, poche botteghe rivolte ai turisti.

Il titolare del Timon Alessandro Biscontin, ha accostato al suo locale due barche d’epoca che ha recuperato da Arzanà, per caratterizzare e definire la sua appartenenza e ricorda che fino a qualche anno fa esisteva il Piano comunale del commercio, che in qualche modo regolamentava la situazione e monitorava il numero di locali per ogni zona.

Sono tante e variegate le infrazioni che i vigili stanno documentando (da chi vende alcoolici senza autorizzazione, a chi non rispetta le norme igienico sanitario…) , piccoli e grandi bazar per strada.

Ora si sa che città ormai vive specchiandosi nelle esigenze di un turismo disinvolto e che anche i negozi, i locali risentono di questo clima d’invasione, che pur non si rivela inutile sul fronte economico.

E questi controlli, così puntuali e puntigliosi potrebbero essere accostati ad un piano d’insieme, in grado di tener conto delle esigenze della città che merita rispetto e tutela, dei cittadini veneziani, di quelle dei giovani e magari sforzarsi di indicare un progetto di compatibilità. E i vigili urbani da soli, non possono rispondere a questa esigenza con sanzioni e multe, trattandosi di una visione culturale che investe scelte politiche mirate.

Redazione

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