L’assassino di Ashley pagò uno stregone per una macumba: il senegalese che ha ucciso Ashley Olsen provò a
commissionare un misterioso rito africano per tenere lontani gli investigatori da sé. Ma si vede che gli è servito a poco: anzi, facendo così, Cheik Diaw ha convinto maggiormente gli investigatori del pericolo di una fuga in Senegal ed è stato così velocemente bloccato.
Diaw, come emerge dalle indagini, si sentiva braccato e così aveva chiamato in Senegal una persona specializzata in riti di stregoneria. In uno dei contatti via telefono assicura lo stregone di aver preparato tutto il necessario per il rito, anche i 20 euro per pagarlo, attraverso un’agenzia di ‘money transfer’. Diaw, si racconta in ambienti investigativi, era molto preoccupato di essere individuato e arrestato, specie dopo che era stato sentito in questura il 10 gennaio.
Temendo di essere scoperto come l’assassino di Ashley – e sapendo peraltro di essere irregolare in Italia -, aveva smesso di uscire di casa. Aveva anche cessato di vedere la sua fidanzata, una giovane italiana di Firenze. In queste tensioni, è scattata in lui la decisione di contattare a Dakar uno ‘specialista’ in magia nera per allontanare ‘gli spettri’ della polizia.
Il senegalese è ora in carcere. Domani mattina a Sollicciano si terrà l’udienza di convalida del fermo davanti al gip Matteo Zanobini.
Mario Nascimbeni
15/01/2016