Lao pao er (Mr Six) racconta di un vecchio teppista di Pechino costretto a ritirarsi dai propri affari per problemi cardiaci. Ora quindi gestisce un piccolo negozio. Il rispetto per lui però, non è venuto mai meno da parte di amici e cittadini; può permettersi anche di trattare con gli agenti di polizia, sempre secondo un codice d’onore che le nuove generazioni di delinquenti non conoscono e rispettano.
Tutto sembra scorrere tranquillamente, fino al giorno in cui suo figlio Xiabo, non commette uno sgarbo nei confronti di gente più potente. Figli viziati e violenti di industriali e politici, amanti del denaro e delle belle auto. Conquistare la donna del capo e sfregiargli la Ferrari, sono affronti troppo gravi per fargiela passare liscia.
E’ così che entra in scena Mr. Sei, nonostante non veda in figlio da mesi a causa del pessimo rapporto e dei guai fisici. Il tentativo di sistemare la questione con un pagamento, non va però a buon fine e la storia diviene ancora più grave. Resta solamente una cosa da fare: rimettere insieme la vecchia banda e risolvere secondo i vecchi codici, una rissa all’ultimo sangue. Chi vincerà, estinguerà i propri debiti.
Un incipit semplice, come deve essere per i grandi film, vendetta, gangsters e katane, cosa si può voler di più da una pellicola di genere? Il lavoro del cineasta Guang Hu, assolve perfettamente il proprio compito. Facendo appassionare nonostante i ritmi lenti del cinema asiatico, il pubblico alle vicende dei protagonisti.
La ricerca del figlio da parte di Mr. Sei, è anche la ricerca di un rapporto padre/figlio ormai perduto da anni. Un ultimo tentativo di rimediare ai propri errori del passato.
Interessante la fermezza dell’eroe negativo, nel credere e difendere dei valori ormai perduti. In una Cina capitalistica che stentano a riconoscere. Dove per alcuni, i soldi vanno oltre i rapporti umani e le amicizie, dove la corruzione ha fatto capolino nel governo. Quello che però resta alla fine è un messaggio di speranza: le cose davvero importanti della vita restano… Nonostante tutto.
Un film da vedere, nella speranza di una distribuzione nel mercato italiano.
Mattia Cagalli
12/09/2015
Riproduzione vietata