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L’altro Natale: quello invisibile. Di Andreina Corso

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L'altro Natale: quello invisibile. Di Andreina Corso

Qual è l’effetto su di noi di questa notizia: “Un milione di bambini italiani vive in povertà assoluta”.
Non è uno “strillo” giornalistico o una notizia avventata.
E’ il risultato di una ricerca presentata recentemente in Senato.
“Bambini senza” è il titolo dell’Atlante dell’Infanzia curato da Giulia Cederna che premette:” La spesa sociale è molto bassa, con 313 euro pro capite, rispetto i 506 euro della media europea e 546 mila under 18 sono nati e cresciuti in uno dei 153 comuni sciolti per mafia, soprattutto nel Sud (e cercano disperatamente lavoro al Nord)”.

La situazione è preoccupante al punto che il presidente Pietro Grasso non ha esitato ad affermare che ai bambini italiani viene negata una vita dignitosa e una crescita rispettosa delle loro potenzialità.

La spesa sociale, oltre che ad essere molto bassa, si differenzia negativamente nella sua spartizione. Se in Trentino l’investimento nei servizi erogati è di 242 euro pro capite, in Calabria si registrano solo 20 euro. Una differenza inaccettabile che ha prodotto reazioni indignate.
E’ vero che è Natale, ma che dire e fare per quel milione di bambini che vivono in povertà, che non hanno né giochi, né spazi abitativi per giocare, che non possono comperarsi un paio di scarpe o un cappotto?
C’è la Caritas, si dice, o le cose che noi non usiamo più.
Si sa che non basta.

Save the Children in quel Senza intravede mancanza di tutto, di alimenti, di istruzione, di attenzione e d’amore. A seguito Senza futuro e Senza lavoro.
L’atlante di questa sgradevole geografia denuncia il clima di violenza cui hanno assistito circa 400 mila ragazzi, fatto di litigi e violenze fisiche in casa.. L’istruzione mostra la sua faccia desolante in percentuali e servizi.

Spicca per l’estremo dell’inciviltà che al 30 giugno di quest’anno 35 bambini sotto i tre anni vivono in carcere con la propria madre.
Eppure in Italia c’è stata una esperienza molto positiva (a Milano), curata da Francesca Corso, allora assessore provinciale, che ha visto le madri con bambini vivere fuori dal carcere, in appartamento, in un sevizio rispettoso dell’infanzia e della maternità che poteva essere imitato.

Ora che il Senato ha in mano l’Atlante, ora che i dati ci sono, qualcosa la politica può fare. Nonostante il Natale.

Andrena Corso
13/12/2015

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