Informiamo i nostri lettori che “La Voce di Venezia” ha subito un pesante attacco la notte scorsa. Un anonimo gruppo di hacker si è introdotto nel profilo Facebook del giornale ed ha cominciato ad inondarlo con post osceni, immagini violente e cruente, offese e minacce.
Contemporaneamente, il sito internet veniva attaccato con l’intento, evidentemente, di devastarlo, in modo da mettere in silenzio la nostra attività.
Fortunatamente, il sistema ha retto dimostrando che il recente investimento sul nuovo server, per quanto molto oneroso per una associazione no-profit senza contributi come la nostra, ha dimostrato che macchine potenti, le protezioni aggiornate, i sistemi evoluti, le risorse per continui backup, sono ormai necessari in una società degradata come quella attuale, dove persone prepotenti ed aggressive con la violenza cercano di zittire i soggetti che non la pensano come loro o che hanno detto qualcosa che dà loro fastidio.
A questi signori diciamo che noi continueremo con la nostra attività che in questi 10 anni è riuscita a resistere ad ogni tipo di condizionamento, sia a quelli con la carota che a quelli con il bastone.
A loro diciamo che presenteremo denuncia alle autorità sia per le offese ricevute verso i lettori che a quelle verso di noi, chiedendo allo stesso tempo di perseguire con particolare fermezza chi ha pubblicato minacce verso nostri collaboratori.
Ci scusiamo con i lettori se in queste ultime ore hanno trovato contenuti osceni, volgari e violenti, a loro assicuriamo che siamo intervenuti con tempestività cercando di ridurre i danni al minimo e che continueremo a vigilare in modo che “La Voce di Venezia” resti un luogo libero dove trovare una notizia potendola discutere in sicurezza avendone voglia.
Grazie
Paolo Pradolin
14/04/2016
(cod pirinf)
Leggo con sconcerto quanto è accaduto. Anche questi atti dimostrano quanto sia lontana la civiltà e quanta indifferenza alberghi in alcune persone che hanno creduto di poter scegliere l’abuso, l’offesa, lo sconcio di minacce e immagini dette e pubblicate per offendere, anzi per demolire. Non mi viene in mente nessuno che possa comportarsi così, mi pare tutto inconcepibile e persino impossibile.
Una domanda: perché?
Domanda utopica di una scrittrice che ama e difende la parola? Domanda assurda di una giornalista di età avanzata?
Chi volete che siano, se non i vigliacchi e parassiti dei centri sociali?