Ragazzo di 15 anni accoltella compagno della madre, uno di quegli omicidi che, per quanto ci si provi, restano inspiegabili per buona parte.
La tragedia avviene nella cucina della casa di via Aurelia, in alta Val di Vara, provincia di La Spezia. Secondo una prima ricostruzione una banale discussione tra il quindicenne e il compagno della madre si trasforma con toni sempre più accesi.
Il litigio tra il ragazzo e il compagno della madre, un uomo di 45 anni di origini emiliane, che si dava da fare con qualche lavoretto nell’edilizia o come ambulante, iniziato per motivi tutto sommato banali, culmina nell’aggressione: il ragazzino avrebbe afferrato un coltello dalla cucina, colpendo il patrigno al petto. Un colpo violento, dritto al cuore, fatale.
Poi la disperata telefonata al 118 della madre del ragazzino, compagna del ferito, ma quando i soccorsi sono arrivati, l’uomo era già morto.
Seduto, immobile e silenzioso, il ragazzo che lo avevo ucciso fino all’arrivo dei carabinieri.
Nella casa tutto è immediatamente chiaro agli uomini del comando provinciale dei carabinieri di La Spezia, coordinati dal maggiore Pasquale Montemurro. Quella casa che abitavano da sei anni, cioè da quando la donna aveva avuto uno sfratto e si era trasferita lì su iniziativa del Comune». In quella villetta vivevano in tre: la vittima, la sua compagna, separata dal marito (e padre del ragazzo) e il figlio della donna, che ancora studia.
Il ragazzo, fermato per omicidio volontario, è stato preso in carico dalla procura dei minori di Genova. Si cerca di capire il motivo scatenante della lite e se in passato c’erano stati altri episodi di contrasto, oppure se quello di ieri sia stato un gesto improvviso e isolato.
Mario Nascimbeni
23/07/2015
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