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La ragazza che amava Audrey Hepburn. Un libro in grado di emozionare davvero

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La ragazza che amava Audrey Hepburn

Ho sempre amato Audrey Hepburn. Da quando dopo un viaggio a Roma guardai Vacanze Romane, me ne sono innamorata e collego i suoi film sempre a queste giornate di marzo, al profumo della primavera che incede, alle giornate che si allungano, alla felicità. Ed è proprio ad un libro come La ragazza che amava Audrey Hepburn di Rebecca Serle, edito da DeA Planeta, che non riesco a resistere. E per fortuna, perché quello che mi sono trovata tra le mani è stato un gioiellino in grado di emozionare sinceramente e da leggere tutto d’un fiato.

Sabrina non ha ancora vent’anni quando, per gioco, si ritrova a stilare la lista dei cinque invitati alla sua cena ideale: il fidanzato, la sua migliore amica, un carismatico professore, l’estraneo che non riesce a chiamare papà e… Audrey Hepburn. La sua attrice preferita; l’icona a cui deve il nome e alla cui grazia e talento si ispira. Le stesse cinque persone che, dieci anni dopo, a sorpresa si presentano alla festa per i suoi trent’anni. Mentre gli antipasti vengono serviti, il vino versato e la conversazione attorno al tavolo prende quota, a poco a poco diventa chiaro che c’è una ragione precisa se ognuno di loro si trova lì. Una ragione terribilmente reale che Sabrina non sa accettare. Solo riavvolgendo il filo dei ricordi e di una grande storia d’amore rimasta senza finale, potrà trovare il senso di quello che è stato e da comparsa diventare finalmente protagonista della sua vita.

Ci sono emozioni che sono difficili da trascrivere. Sono emozioni che prodotti dell’ingegno umano riescono a farti provare senza troppe spiegazioni, solo toccando le corde giuste. Capita con i film, capita con le opere d’arte e capita con i libri. La ragazza che amava Audrey Hepburn è un libro potente perché è in grado di evocare sensazioni reali, che ti arrivano dritto allo stomaco e quella storia d’amore così struggente la vivi sulla tua pelle.

Al di là dell’aspetto soprannaturale del racconto, sul quale il lettore fa un patto con l’autrice decidendo di crederci nella possibilità, almeno metaforica, che delle persone defunte possano cenare con persone vive per aiutare un’altra persona, Serle ci regala uno di quei romanzi che è impossibile non amare, nel quale è impossibile non immedesimarsi.

Amore e vita si intrecciamo in una commedia romantica dalle tinte drammatiche che si trasforma in un inno all’esistenza piena, un inno alle scelte sbagliate e a quelle giuste, un inno al destino beffardo in grado di far trovare due persone per poi allontanarle. Attraverso il racconto di Sabrina ci rendiamo conto di essere davanti anche ad un coming of age, in cui capiamo che in ogni cosa su cui inciampiamo ci serve per poter arrivare ad essere la versione migliore di noi stessi.

La ragazza che amava Audrey Hepburn è in assoluto uno dei libri migliori di quest’anno in grado di emozionare sinceramente con una storia che non è mai banale e che vibra di vita vera, nonostante l’elemento fantastico al suo interno. Imperdibile.

Sara Prian
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