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La partitura autografa di Semiramide di Gioachino Rossini esposta alla Fenice di Venezia

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La partitura autografa di Semiramide di Gioachino Rossini, restaurata con il contributo di Valore Cultura di Generali, esposta nella Sala Ammannati del Teatro La Fenice.

La partitura autografa di Semiramide di Gioachino Rossini, recentemente restaurata grazie al contributo di Valore Cultura di Generali, sarà esposta nella Sala Ammannati del Teatro La Fenice da martedì 16 (vernice per invito) a domenica 28 ottobre 2018. L’esposizione Semiramide: carta, musica e memoria, incentrata sul manufatto, sarà aperta al pubblico tutti i giorni acquistando il biglietto della visita al teatro, oppure in concomitanza con la messinscena dell’opera, prima dell’inizio e durante l’intervallo dello spettacolo.

Il supporto del progetto Valore Cultura di Generali non è stato finalizzato solamente all’intervento di restauro, ma destinato anche a una serie di iniziative rivolte alla città e ai più giovani: nelle giornate di venerdì 26 e sabato 27 ottobre, i residenti di Venezia e della città metropolitana potranno infatti accedere gratuitamente alla mostra, oltre 500 scuole del territorio di vario ordine e grado sono state invitate a visitarla, e circa 500 studenti della scuola secondaria di secondo grado, nella giornata di martedì 16 ottobre, parteciperanno a un workshop sull’opera di Rossini.

La partitura di Semiramide, conservata nell’Archivio storico del Teatro La Fenice, porta la firma del compositore nella prima pagina. Ma il segno autografo non risale all’epoca della scrittura. Come spesso avveniva nella tradizione manoscritta di allora, anche l’autografo di Semiramide non portava inizialmente né il titolo, né il nome del compositore e tanto meno una qualsiasi dichiarazione di autografia. Questa fu richiesta a Rossini più di trent’anni dopo la prima esecuzione, quando Rossini risiedeva a Parigi. Ecco allora che l’autore scrisse: «Attesto io Sottoscritto essere questo L’Autografo / Originale della mia Opera Semiramide / G. Rossini / Parigi 5 Marzo 1864».

Insieme al manufatto, l’esposizione – che si avvale anche del sostegno della Fondazione Hruby in qualità di sponsor tecnico – si arricchirà di alcuni supporti digitali che permetteranno la visione integrale della partitura e offriranno anche la possibilità di conoscere alcune curiosità. Si potranno, ad esempio, osservare da vicino le due impronte digitali, lasciate dallo stesso Rossini tra le righe del pentagramma durante la fase di scrittura dell’opera, che sono state individuate e messe in sicurezza durante le operazioni di restauro del manoscritto. Oppure si potrà ammirare un documento di grandissimo interesse ritrovato in Archivio storico e in particolare nel carteggio della sovrintendenza ai tempi di Semiramide: nel prezioso foglio si attesta che i coniugi Rossini, durante la stagione 1822-1823 del Teatro La Fenice, abitarono a Venezia per quasi cento giorni, dal 3 dicembre 1822 al 19 marzo 1823, soggiornando in un alloggio «posto in contrada di Santa Maria Zobenigo in corte Luisella al N. 1911»: fu questa probabilmente l’ultima residenza dei Rossini prima della loro partenza per Parigi.

Melodramma tragico in due atti su libretto di Gaetano Rossi, Semiramide sarà in scena venerdì 19 ottobre 2018 ore 19.00 (turno A), domenica 21 ottobre ore 15.30 (turno B), martedì 23 ottobre ore 19.00 (turno D), giovedì 25 ottobre ore 19.00 (turno E) e sabato 27 ottobre ore 15.30 (turno C). La prima di venerdì 19 ottobre sarà trasmessa in diretta da Rai Radio3, mentre la recita di giovedì 25 ottobre sarà trasmessa in diretta su www.culturebox.fr, su France 2 e su Mezzo (Tivùsat canale 49).

La nuova produzione è firmata dalla giovane ma promettente regista Cecilia Ligorio, con le scene di Nicolas Bovey, i costumi di Marco Piemontese, il light design di Fabio Barettin e i movimenti coreografici di Daisy Ransom Phillips. Riccardo Frizza dirigerà l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice, con Claudio Marino Moretti maestro del Coro. Nel cast del nuovo allestimento feniceo di Semiramide figureranno il soprano Jessica Pratt nel ruolo della regina di Babilonia; il contralto Teresa Iervolino nel ruolo del comandante Arsace; il basso Alex Esposito nel ruolo del principe Assur; inoltre il mezzosoprano Marta Mari interpreterà la principessa Azema; il tenore Enea Scala, il re dell’Indo Idreno; il basso Simon Lim, il capo dei magi Oroe; Enrico Iviglia il capitano delle guardie reali Mitrane; infine Francesco Milanese sarà l’ombra di Nino.

La messinscena di Semiramide e l’esposizione della partitura originale autografa di Gioachino Rossini sono iniziative inserite nel calendario italiano dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, pubblicato sul sito www.annoeuropeo2018.beniculturali.it.

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