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Juventus triplete, fase due completata

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juventus triplete fase due completata

Juventus triplete: fatto il secondo passo. Due caselle su tre hanno il segno di spunta.
A distanza di vent’anni la Juve raggiunge la Decima, il trofeo numero dieci in Coppa Italia.
La finale, nonostante l’espressione un po’ perplessa del presidente Mattarella, rispetta pronostici e speranze e si trascina ai supplementari dopo un avvio scoppiettante.
Dopo l’inizio, molte fasi di non-gioco senza che le due squadre riuscissero a costruire una manovra efficace.
In ogni caso, la Juventus scaricata da Conte perchè ritenuta non più competitiva (soprattutto in Europa) continua a vincere tutto.
Inizio prepotente, come detto, con due gol. Punizione da trequarti, colpo di testa micidiale di Radu con Storari che tocca ma non abbastanza da deviare fuori dalla porta. 1-0 per la Lazio.
Passano un paio di minuti ed Evra mette in condizione Chiellini di inventare una spettacolare semi-rovesciata. Hanno segnato i due capitani, sembra una serata speciale, storica. Invece la tensione s’affloscia.
La Lazio costruisce di più mentre la Juventus fa fatica a trovare anche una conclusione da fuori come quella che mette paura a Storari grazie a un errore bianconero di Pogba, non in grande serata.
Arriva l’extra-time: la Lazio ha due occasioni per andare avanti con Djordjevic, a ridosso del 90’ e poi a inizio del primo supplementare. Il serbo, che ha rilevato Klose, si fa stoppare la prima da Storari e la seconda dai due pali. Alessandro Matri, subentrato a Llorente, invece fa centro. Tutta qua la partita, ma il trofeo è pesante.
Sorride Alessandro Matri, l’uomo partita «siamo stati bravi a crederci. È una grande vittoria e c’è tanta soddisfazione, oltre alla gioia personale per il gol. Ma qui tutti si fanno trovare pronti, anche per 5 o 10 minuti. Ora ci manca un’altra grande partita. E noi ci proviamo. Cosa darei per essere decisivo anche in Champions? Darei tanto, ma non dico nulla per scaramanzia».
Anche questa è una piccola grande rivincita per Massimiliano Allegri, che ha voluto Matri con se’: «Ho eguagliato Lippi con campionato e Coppa Italia? Sono orgoglioso di questo, ma per diventare davvero come lui, che è un amico, la strada è lunga e quasi impossibile — sottolinea il tecnico juventino —. Sono contento per quello che i ragazzi hanno fatto finora, sono stati fantastici e hanno fatto davvero tanto. E ora vediamo se riusciamo a far diventare realtà questo sogno che stiamo cullando, a vincere il terzo trofeo. Stiamo bene fisicamente e abbiamo tempo per preparare la sfida al Barcellona».

Roberto Dal Maschio

21/05/2015

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