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Juventus-Roma ha rovinato la Roma, seconda in un campionato mediocre. Di Mattia Cagalli

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Roma battuta dalla Juventus e dall'arbitro e garcia suona il violino

Qualcosa alla Roma è accaduto e l’inizio dei problemi si possono individuare nel post Juventus – Roma.

Non si tratta della sconfitta e nemmeno degli errori arbitrali ma alle parole di Rudi Garcia a fine partita. Parole che hanno legittimato i suoi giocatori ad arrivare secondi.

Dichiarando che contro la Juventus non c’è nulla da fare, che loro vincono sempre così, ha fornito un alibi alla Roma ma cosa ancor più grave, ha svestito i panni internazionali per indossare quelli capitolini.

Al suo arrivo dalla Francia, Garcia era al di fuori delle beghe calcistiche italiane, era al di sopra delle parti ma adesso non più.

Questa sua “romanizzazione” rischia di azzerare il vantaggio che aveva nei confronti dell’ambiente calcio italiano.

Il rischio di perdere fiducia, di considerarsi secondi per antonomasia è grande e questa tendenza va invertita immediatamente. Magari con una vittoria in Europa.

Di contro la Juventus non perde colpi e se lo fa, non è mai per due volte consecutive.

La squadra di Allegri è un meccanismo perfetto che avanza inarrestabile, per fermarla ci vuole anche una dose di fortuna e a parte poche squadre, la vedo dura. Con il Genoa fu un piccolo incidente di percorso che difficilmente si ripeterà.

Il capitolo milanesi merita una riflessione più profonda ma non tanto nei risultati altalenanti ottenuti da entrambe ma dall’esaltazione e lo sconforto che provocano.

Tifosi e media, passano dal decantare le doti del giovane Inzaghi a quelle di Mazzarri, per denigrarle nel giro di una partita. Se l’incoerenza e l’incapacità di giudizi obiettivi ha un ambiente perfetto per proliferare, è quello della stampa sportiva.

La verità sta solitamente nel mezzo, entrambe le rose milanesi sono mediocri e i due allenatori si stanno barcamenando con il materiale a disposizione. La differenza è l’inesperienza di Filippo Inzaghi, che ha pure una croce da portare: i “suggerimenti” del presidente Berlusconi sulla formazione da schierare.

Lo stesso Mazzarri cosa più? Quali sono i grandi giocatori in squadra? Quelli che si possono veramente definire da inter? Si salvano forse Handanovic e Palacio ma il resto è mediocre.

Il tifoso italiano deve abituarsi alla mediocrità, perché è quella che domina e dominerà a lungo il nostro campionato. Forse la maggior parte si è già assuefatta, visto che giudica bravi o ottimi giocatori alcuni elementi.

Giocatori che fino a un quindicina di anni fa non avrebbero trovato posto nemmeno nella serie B di fascia alta. Ho avuto la fortuna di gustarmi Roberto Baggio, Marco Van Basten, Franco Baresi o Paolo Maldini… Ora si entusiasmano per Icardi o Iorente.

Qualcosa non va, poveri tifosi del domani. Un amaro futuro vi attende.

Mattia Cagalli

05/11/2014

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