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Juventus, la rinvincita di Allegri

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Juventus, la rinvincita di Allegri. Di Mattia Cagalli

Alla fine ce l’ha fatta, Massimiliano Allegri può rispondere ad Antonio Conte.

Se la Juventus del CT della Nazionale, avrebbe già a suo dire venti punti dalla seconda, Allegri può tranquillamente ribattere. La sua è ai quarti di Champions League dopo aver asfaltato il Borussia Dortmund. Un 5 a 1 finale che non consente repliche.

Forse con l’ex allenatore del Milan i bianconeri hanno finalmente acquisito una vera mentalità europea e ora il cammino potrebbe essere addirittura in discesa. In caso di sorteggio con Monaco e Porto, il passaggio del turno non sarebbe impossibile.

La Vecchia Signora in fin dei conti, può concentrare tutte le proprie forze nella competizione internazionale, in Italia nessuno ha possibilità di strapparle lo scudetto.

Le maggiori inseguitrici, Roma e Napoli ormai sembrano gareggiare per chi fa meno vittorie.

La pareggite della squadra di Garcia è stata interrotta ma nel modo più sbagliato; sconfitta casalinga con la Sampdoria e ora 14 punti di distacco. Totti e compagni stanno certamente attraversando un orribile momento in cui nulla gli va per il verso giusto. Forse con i blucerchiati non meritavano di perdere ma ormai sembra una discesa inarrestabile.

Ora resta l’obbiettivo di difendere con le unghie e con i denti il secondo posto e soprattutto puntare all’Euro League. Trofeo Europeo, troppo sottovalutato dagli italiani.

Nel frattempo il Napoli ha preso un’altra batosta, questa volta a Verona. Un 2 a 0 con l’Hellas sacrosanto.

Benitez ha decisamente sottovalutato gli scaligeri, lasciando in panchina mezza squadra titolare. I partenopei effettivamente senza Higuain soffrono terribilmente.

Ora hanno perso anche il terzo posto, ai favore della Lazio… La vera sorpresa di questo campionato.

Il grande lavoro di Stefano Pioli sta portando grandi frutti. Non solo le vittorie ma la riscoperta di Felipe Anderson, oggetto misterioso dello scorso anno.

La Lazio gioca bene, è in forma e in questo momento devastante. Si è sbarazzata di Fiorentina e Torino con facilità disarmante. Finalmente ci si è resi conto della bravura di mister Pioli.

Il suo caso merita una riflessione sugli allenatori, categoria bistrattata il cui talento è difficilmente considerato.

Il disastro Filippo Inzaghi sembra aver convinto il presidente Berlusconi a puntare su un uomo di esperienza e tra questi è presente quello di Sarri.

Il nome non stuzzica i tifosi del Milan che probabilmente vorrebbero qualcuno di grido ma la domanda è: perché?

Perché non si può dare finalmente l’occasione a qualcuno che ha lavorato sul campo per anni, conoscendo tutte le categorie e che sta dimostrando di saper far giocare l’Empoli. E’ certamente vero che ci si sta entusiasmando forse troppo della squadra toscana. In fin dei conti è sulla soglia salvezza, il suo obbiettivo e ha vinto solamente cinque partite ma anche Arrigo Sacchi veniva dalla provincia.

Forse questa potrebbe essere la prima mossa intelligente della dirigenza milanista dopo anni bui.

calcio italiano

Mattia Cagalli

20/03/2015

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