Juventus, è questa sera! Borussia Dortmund guidato da Jurgen Klopp davanti alla squadra di Massimiliano Allegri, quasi coetaneo.
“Queste partite vengono decise dagli episodi, basta vedere cos’è successo all’andata dove il gol l’abbiamo regalato noi. Dobbiamo fare almeno due gol e soprattutto dobbiamo fare la partita giusta, sotto tutti i punti di vista, fisico, tecnico, mentale”.
Le parole di Allegri ostentano consapevolezza, quasi sicurezza. Borussia Dortmund contro Juventus (andata 1-2) è il ritorno degli ottavi di finale di Champions League che i tifosi aspettavano.
La Juventus passa se vince o pareggia, mentre se perde deve segnare almeno due gol mantenendone uno di scarto.
Klopp cerca nei ricordi e cita il 28 maggio 1997 (finale di Champions a Monaco di Baviera, Borussia D-Juventus 3-1) ripetendo però che il passato è bello ma inutile al presente, specie nel calcio.
Ma se i bianconeri si mettono a pescare tra i ricordi, viene alla mente che la Juventus qui non ha mai perso, anzi nelle tre precedenti esibizioni ha sempre vinto.
“Dobbiamo colpire dove hanno punti deboli” chiude ogni discorso Allegri, in un momento di grande fiducia dopo i complimenti di Agnelli.