Jesolo ha vissuto momenti di apprensione per quello che, alla fine, si è rivelato solo un gioco di ruolo tecnologico, le cui manovre viste da lontano facevano pensare al preparativo di un attentato ad un ponte.
Un residente ha notato un veicolo con targa straniera nella strada laterale a destra che conduce sotto il ponte di Cavallino Treporti. L’uomo alla guida, insieme a una donna e un ragazzo, scende dall’auto, si era avvicinato al pilastro di sostenimento del ponte e aveva introdotto un oggetto – un candelotto in alluminio con un’estremità avvolta da nastro isolante e un piccola antenna – vicino al cemento, per poi allontanarsi.
Il cittadino ha chiamato il 113 ed in breve sono giunti gli agenti del Commissariato di Jesolo, che hanno messo in sicurezza la zona. Sono stati chiamati gli artificieri, e al termine delle operazioni è stato accertato che si trattava di un dispositivo di geocaching, ovvero un meccanismo elettronico per un gioco, la caccia al tesoro high-tech, che consiste nel cercare dei contenitori (i cache) nascosti in tutto il mondo da altri geocacher.
Ora saranno eseguiti accertamenti sul materiale sequestrato, per identificare il responsabile, che rischia una denuncia per procurato allarme. Sono state comunque acquisite le immagini di una telecamera presente sul posto che ha riprese il veicolo utilizzato dal geocacher.
Redazione | 16/07/2016 | (Photo d’Archive) | [cod geocacher]