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Jesolo Lido, arrestato il “rapinatore di capodanno”: aveva aggredito una turista per derubarla

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Jesolo Lido, arrestato il “rapinatore di capodanno”.
Ieri sera la polizia ha stretto le manette ai polsi di un cittadino tunisino, J.M., 33 anni, all’esito delle attività di indagine condotte dal Commissariato di Jesolo con la collaborazione della Questura di Treviso e del Commissariato di Conegliano. Il giovane è stato individuato quale autore della tentata rapina e lesioni ai danni di una donna residente a Conegliano lo scorso 1 gennaio, un episodio che lo ha fatto conoscere nella città balneare con l’epiteto “rapinatore di Capodanno”.

L’AGGRESSIONE
La notte di capodanno, alle 3.15, la sala operativa del Commissariato di Jesolo ha ricevuto la richiesta di una volante in via Bafile, per tentata rapina ai danni di una turista italiana che trascorreva le vacanze natalizie in un albergo del Lido di Jesolo.
La vittima e il suo accompagnatore hanno riferito agli agenti che mentre stavano percorrendo via Bafile erano stati sorpresi alle spalle da uno uomo di circa 35 anni, che nel tentativo di impossessarsi della borsa, ha strattonato la signora facendola cadere a terra, per poi fuggire prima dell’intervento della polizia.
La donna, soccorsa dagli operatori di polizia, avendo riportato delle lesioni al ginocchio e alla mano con una prognosi di 10 giorni.

Sul posto non risultava alcuna telecamera ma, grazie alle informazioni fornite dalla coppia aggredita, la polizia è riuscita a identificare due testimoni dell’accaduto, che si trovavano poco distante dal luogo del fatto.

L’INDAGINE
Il paziente lavoro svolto dagli agenti, di raccolta delle informazioni testimoniali sulla descrizione del reo e del suo abbigliamento, incrociandole poi con i dati delle attività di controllo del territorio e, in particolare, con l’azione di monitoraggio degli stranieri sospetti presenti nel periodo natalizio a Jesolo, ha consentito di individuare il presunto autore della tentata rapina, un cittadino tunisino già noto alle forze dell’ordine.

In questura a Treviso sono stati ascoltati i due testimoni, che hanno confermato il già pesante quadro indiziario a carico dello stesso, mentre la parte offesa presentava una dettagliata denuncia agli agenti del Commissariato di Conegliano.

Le attività di indagine, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Venezia, hanno quindi permesso all’Autorità Giudiziaria di emanare la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti dello straniero.

L’uomo, già arrestato e condannato per reati precedenti inerenti stupefacenti, patrimonio, si era anche reso autore di un tentato omicidio nel 2014 quando, in concorso con altro soggetto, colpì con un coltello un connazionale, procurandogli ferite al collo e all’addome, lasciandolo in fin di vita.

Le ricerche scrupolose dalle forze di polizia, iniziate a Jesolo per poi ampliarsi in altre località del Veneto dove è risultato esser stato precedentemente controllato, hanno permesso ieri sera l’arresto dell’uomo a Mestre nei pressi della stazione ferroviaria.

Accertata la sua identità grazie alla verifica delle impronte digitali, dopo gli atti di rito, è stato accompagnato al carcere di Santa Maria Maggiore in attesa di processo.

(foto d’achivio)

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