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Jesolo, fermano passanti ma sono falsi poliziotti con distintivo finto

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Nella tarda mattinata di venerdì scorso, un cittadino del Bangladesh si recava al Commissariato di Jesolo per segnalare di essere stato controllato da due poliziotti sui quali nutriva forti dubbi circa la loro reale appartenenza alla Polizia di Stato.
Lo straniero raccontava che mentre si trovava nella zona del faro, in Via Pigafetta, due soggetti esibendo un distintivo della Polizia gli avevano chiesto di esibire i documenti e di fargli vedere cosa aveva nel marsupio.
Verificato che non vi era personale in servizio in quella zona, la Sala Operativa del Commissariato di Jesolo inviava opportunamente in zona una Volante, a bordo della quale vi era anche il cittadino bengalese.
Dopo alcuni giri nella zona del faro, in Via Zanella, lo straniero riconosceva i due soggetti che lo avevano controllato mezz’ora prima e li indicava ai poliziotti.
Il cittadino straniero veniva fatto scendere: i due soggetti segnalati venivano visti raggiungere una Fiat Bravo di colore nero e salirci a bordo.
Un rapido controllo al terminale e gli operatori della Squadra Volante verificavano che l’autovettura non era tra quelle in uso alle forze dell’ordine ma che era intestata a un cittadino catanese e decidevano di intervenire.
La Volante si avvicinava alla Fiat Bravo e procedeva al controllo degli occupanti. I due soggetti si dimostravano collaborativi. Alla richiesta di fornire la carta di circolazione però, il passeggero rispondeva che la stessa si trovava nel baule, manifestando l’intenzione di prenderla.
Così facendo, l’uomo spalancava la portiera nel lato opposto a quella dove si trovano i poliziotti, scendendo repentinamente per poi scappare verso via Trentin.
Uno dei poliziotti allora bloccava subito il conducente, mentre l’altro inseguiva il fuggitivo che veniva raggiunto dopo un centinaio di metri.
Ne nasceva una colluttazione ma il fuggitivo veniva subito immobilizzato.
Sul posto giungeva una seconda Volante che dava man forte ai colleghi per procedere al controllo delle persone e dell’auto.
La verifica attraverso la banca dati delle forze di polizia spiegava subito il motivo della fuga dell’uomo: la persona fermata, Vincenzo P., 43 anni nato e residente a Catania risultava colpito da un ordine di carcerazione emesso in giugno del 2014 dalla Procura della Repubblica etnea.
L’uomo doveva scontare la pena di 11 mesi di reclusione per una lunga serie di truffe.
I due soggetti sono stati così accompagnati presso il Commissariato di Jesolo dove successivamente Vincenzo P., al termine delle formalità di rito, è stato arrestato e condotto presso la Casa di reclusione di Santa Maria Maggiore a Venezia.
Nei confronti dell’altro soggetto sono in corso ulteriori indagini per verificare i motivi per i quali i due si trovavano a Jesolo.
Il distintivo della Polizia di Stato segnalato dal cittadino bangladese non è stato trovato in possesso a nessuno dei due fermati.

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