Inzaghi resta. Il giudizio dopo l’ennesimo pari incolore in casa con il Verona, lo ha “salvato”.
Questa volta c’era molta scontentezza della società (tralasciando i fischi del pubblico) a partire dalla formazione iniziale senza Destro per finire con l’ennesimo cambio «difensivista» Bocchetti-Pazzini.
Ma Inzaghi resta, anche se pare nessuno si sbilanci a dire che sarà fino a fine stagione (anche per non dare eccessive sicurezze).
Oggi pomeriggio alle 15 dirigerà l’allenamento e domani si vedrà. I ballo c’è il presidente Berlusconi che attende la sentenza della Cassazione sul processo Ruby e in questi giorni le preoccupazioni sono concentrate lì oltre che sulla preparazione delle elezioni Regionali.
In realtà, dicono i beneinformati, la tentazione di cambiare era forte. Adriano Galliani aveva in programma una cena ad Arcore ieri, ma poi il vertice è stato cancellato. Si sono parlati al telefono: avanti così per il momento. La società non ha emesso alcun comunicato, ma questo è abbastanza ovvio.
Il Milan, intanto, naviga a vista. Decimo posto in classifica e 10 punti nelle ultime 10 partite.
Forse Pippo si è salvato perchè si chiama Inzaghi, dice qualcuno. Il fatto che Berlusconi vorrebbe evitare un’umiliazione all’icona rossonera è non confermato ma è piuttosto verosimile.
Al suo posto l’eterno secondo Tassotti sarebbe stato superato da Christian Brocchi che sta facendo bene alla Primavera. Brocchi è pronto comunque a fare il traghettatore per dodici giornate e poi tornare dai suoi ragazzi.
Roberto Dal Maschio
09/03/2015
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