Intuire, verbo che precede capire. Calza scarpe leggere, bianche, di seta.
Si accomoda discreto in sala d’attesa e si ascolta, si impegna a verificare se la sua intuizione è vera, oppure se si tratta solo di una suggestione.
Intuire è un verbo ricco di speranza quando la previsione è lieta, ma può essere anche un rumore fastidioso e e penetrante quando annuncia qualcosa che si avvicina al dolore.
Si intuiscono i sintomi del malessere in un volto contratto, il verbo si muove fra i meandri dell’incertezza quando ciò che sente aumenta la paura,
Si snoda libero nell’abbaglio poetico che gli riserva sorprese e perfino gioia.
Intuire quel che succederà domani sapendo che non sempre le previsioni rispecchiano i desideri, sapere che quel che è già stato e sarà nella nostra vita, noi lo avevamo già intuito. E’ come un profumo che dal forno ci dice che il pane è cotto.
Ed è sempre un odore che potrebbe dirci che quel pane si è bruciato.
E noi sappiamo che forse lo mangeremo ugualmente.
Andreina Corso
06/09/2015
Riproduzione vietata