Inter sotto indagine dell’Uefa. I nerazzurri sono tra i 7 club sui quali l’organismo europeo sta indagando per possibili violazioni delle norme relative al fair play finanziario tra il 2012 e il 2013.
Inter sotto indagine per il fair play finanziario, ma comunque in buona compagnia: sotto la lente d’ingrandimento anche Roma, Monaco, Besiktas, Krasnodar, Liverpool e Sporting Lisbona.
La Federcalcio europea ha comunicato che i club «hanno rivelato un deficit di bilancio e dovranno fornire informazioni supplementari a ottobre e novembre». Ieri un funzionario dell’Uefa per questo motivo era già a San Siro.
Inter sotto indagine ma tranquilla, da quanto appreso, anche se entro ottobre, il club nerazzurro dovrà presentare all’Organo di controllo finanziario dei Club (Cfcb) il piano economico-finanziario dei prossimi 5 anni, che a novembre i dirigenti nerazzurri illustreranno nella sede di Nyon.
L’annuncio dell’inchiesta Uefa è stato dato ieri dal presidente Thohir al Cda nerazzurro: «Ci stiamo concentrando molto sul fair play finanziario e siamo costretti a osservare le regole. I risultati rispetto all’anno scorso sono migliori, non solo come aumento di fatturato, ma anche come riduzione dei costi. È la realtà attuale del calcio, non è come prima, quando si poteva acquistare qualunque giocatore si volesse. Non funziona più così. Bisogna spendere solo quanto un club incassa. Questa è una sfida per noi e riusciremo ad adeguarci alle regole Uefa e finora stiamo andando bene».
Se l’Inter dovesse esser ritenuto colpevole, le sanzioni possono essere diverse a seconda dell’entità dell’infrazione: si va da un richiamo, alle sanzioni pecuniarie , fino alle limitazioni della lista Uefa per le coppe (da 25 a 21 giocatori).