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Inter batte l’Empoli e manda Icardi sul podio di capocannoniere con Luca Toni

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Riecco la pazza Inter: fa, disfa, batte l’Empoli e mette in condizione Icardi di farlo diventare il primo bombardiere italiano (pari merito con Luca Toni).
Festa dei gol a San Siro, si potrebbe dire, con l’Inter che ne incassa tre dall’Empoli, ma che ne segna quattro e questo le ha consentito di vincere la seconda partita a San Siro nelle ultime otto.
Niente Europa per i nerazzurri, come ampiamente annunciato. L’ottavo posto non è un gran piazzamento, ma per Maurito Icardi (ci sarà anche un premio, previsto dal contratto) la soddisfazione di una doppietta che gli permette di raggiungere Toni a quota 22 reti.
Il pubblico ha sostenuto la squadra, ma la sintesi degli umori è in un intelligente striscione della Nord: «2015-2016, va bene tutto, ma così no». Un’altra stagione così no, per favore, per i tifosi sarebbe insopportabile.
L’Inter si da da fare molto nel primo tempo, ma Bassi ha preso tutto, anche le palle più velenose, mentre l’Empoli, comunque bene organizzato, non ha mai creato pericoli ad Handanovic.
Il gol che apre le danze arriva a inizio ripresa. Kovacic sfrutta lo spazio e lancia Icardi, molto altruista nel servire Palacio per l’ottavo gol in campionato.
I nerazzurri percepiscono che l’Empoli ha un po’ mollato e affonda: ancora lancio verticale di Kovacic, Icardi davanti a Bassi non sbaglia. A questo punto, al posto di un terzo gol mancato dai nerazzurri, arriva quello dell’Empoli: palla sporcata da Ranocchia che finisce sulla testa di Mchelidze. Vecino sfiora il pareggio su punizione, Pucciarelli invece lo segna. Azione nata da un errore di Medel, che Juan Jesus ha rimproverato, ma il brasiliano stesso spalanca pochi minuti dopo la strada del gol a Mchelidze, con Handanovic bravissimo a respingere di piede.
Si possono sentire i pensieri della Nord: un’altra stagione con questa difesa, per favore no.
Arriva invece il 3-2 firmato da Brozovic su colpo di tacco di Icardi.
E’ poi Hernanes a chiudere i conti: palla veloce per Icardi che ha un ottimo controllo e una conclusione da centravanti spietato.
Nel finale tutti avanti ad aiutare Icardi perchè superi Toni con la rete n. 23, ma è Mchelidze a firmare il 4-3. Pazza Inter, amala.
Icardi: «Una soddisfazione bellissima: ringrazio tutti i compagni». Il bomber ha un tabellino di tutto rispetto che propone l’accostamento alle quote di Milito e Bobo Vieri: 41 gol in 82 partite con l’Inter, 0,5 reti a partita. Impressionante.
Sembra scontata a questo punto la sua firma su un contratto che lo legherà all’Inter sino al 2019. L’Inter deve ricominciare a ricostruire partendo da lui, forse unica certezza di questa stagione, assieme alle maglie nuove che finalmente ritornano all’antico: strisce larghe nere e azzurre con pantaloncino nero.
La curva Nord: «Finalmente la nostra maglia».

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