L’influenza stagionale 2014-2015 in Veneto si avvia alla sua fase di picco, e a soffrire sono soprattutto i pronto soccorso del Veneto e i reparti ospedalieri che si trovano in gravi difficoltà per mancanza di posti letto a sufficienza.
Nell’ultima settimana monitorata (5-11 gennaio) i dati elaborati dal Settore Igiene e Sanità Pubblica della Regione indicano un tasso d’incidenza pari a 96,2 per 10 mila abitanti.
Si stima quindi che 45 mila 622 persone siano state sinora colpite dal virus, pari a circa il triplo delle cinque stagioni precedenti.
Rispetto alla settimana precedente, la crescita si è attenuata, ma rimane significativa. I casi con complicanze sono 56, 38 dei quali gravi. I decessi sono 7, segnalati dalle Ulss 2 di Feltre, 6 di Vicenza, 9 di Treviso e 16 di Padova.
“Come ci dicono i dati – nota l’Assessore alla Sanità Luca Coletto – la situazione è ancora complessa, ma il sistema sanitario sta reggendo generalmente bene all’urto e, dove necessario, sono state prese iniziative organizzative specifiche. E’ ragionevolmente prevedibile che il picco sia ormai quasi raggiunto e che tra poco inizierà la fase di discesa. Di certo a questa situazione hanno contribuito il calo delle vaccinazioni ed il caso Fluad, in occasione del quale l’adesione alla campagna vaccinale si è praticamente fermata”.
La cosa certa è che l’influenza di quest’anno è di un ceppo in qualche modo vicino al virus H1N1, per la quale ci sono già alcuni decessi in questo 2015. L’influenza ‘di stagione’, infatti, quest’anno è composta dal ceppo l’H1N1 e da quello dell’H3N2.
Mario Nascimbeni
[17/01/2015]
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