L’infermiera uccideva i malati nell’ospedale di Lugo, la Procura di Ravenna non ha dubbi, tanto che per lei ieri sono scattate le manette.
Un’infermiera, (42 anni), una professione che andrebbe scelta per amore e per il desiderio di aiutare il prossimo, è stata arrestata ieri per omicidio volontario pluriaggravato.
«Sono 38 le morti sospette in ospedale, dieci quelle molto sospette», ha dichiarato il procuratore di Ravenna, Alessandro Mancini.
Il metodo preferito per gli omicidi, secondo le accuse, un’iniezione di potassio ad alta concentrazione.
Ma anche altre sarebbero state le tecniche e le condotte dell’infermiera per “vendetta” o per “piacere personale”: «Era vendicativa e dava purganti ai pazienti per mettere in difficoltà le colleghe che venivano dopo il suo turno per obbligarle a pulire…» racconta una collega interrogata. «Una volta dei parenti le diedero dell’assassina in pubblico attribuendo a lei la morte del loro caro…».
Oggi sono indagati anche due medici e un direttore sanitario, con l’ipotesi di l’omesso controllo.
Uno scenario macabro, come macabre sono le foto che si fece scattare l’infermiera da una sua collega accanto al corpo senza vita di una signora morta, nelle quali sorride con i pollici alzati.
Redazione
11/10/2014
Riproduzione vietata
Da quello che leggo e sento questa infermiera era da tempo che procurava la morte a pazienti ricoverati nel reparto dove prestava servizio, possibile che nessuno ( tra dottori e infermieri ) si sia accorto che c’era qualcosa che non quadrava. Il caporeparto e il primario sono colpevoli allo stesso modo dato che non hanno vigilato sull’operato anomalo di questa infermiera.