Primo weekend di marzo mortale sulle montagne venete. Uno sciatore morto e due feriti gravi sono l’epilogo di una slavina caduta stamane sul pendio della Forcella del Cristallino, nel bellunese (uno rimasto illeso). In Val Senales due escursionisti tedeschi sono morti nei pressi del lago di Vernago precipitando per un centinaio di metri, forse a causa del ghiaccio. A Cornolade (Bl) una coppia è scivolata lungo un canalone finendo in un torrente ghiacciato: l’uomo è morto, mentre la ragazza è rimasta ferita.
I quattro amici stavano risalendo il pendio della Val di Fonda, vicino al Cristallo e Cristallino, quando una valanga staccatasi, li ha travolti. L’ultimo sciatore, rimasto illeso, ha lanciato l’allarme al 118 attorno alle 9 del mattino. Nei primi minuti è stato aiutato da altre persone, poi sono stati individuati gli altri due compagni, uno dei quali aveva azionato gli airbag da valanga e si trovavano ad un metro di profondità.
Tiziano Favero, 44 anni è l’unico deceduto nell’incidente sulla Forcella del Cristallino, mentre i feriti, in condizioni disperate, sono due volontari del Soccorso Alpino, un 29enne di Calalzo, ricoverato nell’ospedale di Trento e un 36enne di Perarolo, quest’ultimo trasportato in eliambulanza in quello di Treviso.
La Val Fonda, tra Auronzo di Cadore e Cortina d’Ampezzo, diventata teatro della tragedia, è ritenuta dagli appassionati un percorso avventuroso con ripidi canalini, ma non rischioso, una “sciocchezza” per esperti del Soccorso Alpino come i due feriti, che sono state vittime degli imprevisti. Tristi vicende delle incidenti in montagna in questo weekend nero, che accomunano maestri ed amatori, il clima mite di questi giorni infatti, rende i sentieri ghiacciati scivolosi ed aumenta il rischio di valanghe.