Il più classico e probabilmente il più pericoloso degli incidenti nautici che si possono verificare in barca a Venezia. Un palo di ferro a filo d’acqua non visto dal conducente ne’ dagli occupanti che ti procura uno squarcio allo scafo e ti fa finire in acqua per l’urto, non essendo preparato a reggerti a qualche sostegno.
E’quello che è accaduto l’altra notte nel canale di Fusina a tre pescatori a bordo che rientravano in barca dal lavoro. A causa dell’impatto i tre sono finiti in acqua. Si sono messi in salvo trascinandosi sopra allo scafo rovesciato, dove hanno atteso ben più di un’ora che qualche mezzo passasse per dare l’allarme. Il più grave dei tre si era procurato un trauma cranico con ferita che perdeva sangue.
Portati in ospedale, i primi due sono stati dimessi dopo accertamenti e medicazioni, mentre il ferito, ha avuto bisogno di più cure dei sanitari. Tutto sommato danni contenuti per un incidente che avrebbe potuto trasformarsi facilmente in tragedia.
Alle 4 del mattino, nel buio e in una barena praticamente deserta, la barca che durante la navigazione incontra inaspettatamente nel canale dei Petroli un palo di ferro a pelo d’acqua che squarcia lo scafo è la cosa più grave che ti possa capitare. La barca ha cominciato a imbarcare acqua, si è rovesciata su se stessa e affondava. I tre pescatori chioggiotti sono tutti finiti in acqua mentre tornavano verso casa.
Fortunatamente l’entità dei danni non è stata grave come pareva nei minuti iniziali. Il ferito, infatti, è entrato in pronto soccorso in una maschera di sangue al volto a causa della ferita. Dopo i primi accertamenti i medici hanno stabilito che doveva “solo” essere trattenuto in osservazione, con prognosi di dieci giorni, ma poteva certamente finire molto peggio. I tre, finiti in acqua, una volta risaliti sulla barca rovesciata, non avevano modo di chiedere soccorso, i telefonini erano andati.
Solo alle prime ore dell’alba qualcuno ha avvisato la guardia costiera che con i vigili del fuoco sono arrivati a salvare i tre pescatori.
L’incidente ha inevitabilmente offerto l’occasione per riproporre il tema della sicurezza nella navigazione in laguna, soprattutto in riferimento della manutenzione di pali, paline e bricole. Al vaglio delle indagini sull’incidente anche la velocità del mezzo.
Mattia Cagalli
02/04/2016
(cod incibachio)