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In ogni caso niente paura – Amore e speranza per essere felici

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”La vita, in fondo, è come il pendolo di un orologio a muro. Oscilla. Il momento prima è un’esplosione di euforia, un’insonnia febbrile per l’esistere; quello dopo un indecifrabile senso di vuoto che vince su tutto” questo insegna In ogni caso niente paura, il romanzo d’esordio di Cristiano Guarneri (Piccola Casa Editrice, pagg. 153, €12,90).

I protagonisti sono il 16enne Carlo e i suoi quattro compagni, con cui passa le giornate nella piazza del paese e l’oratorio, ma anche Rino Visetti, un sessantenne che odia tutto, la vita, le cose, compreso se stesso. Esistenze separate che si uniscono grazie a Giacomo, il figlio dell’uomo, un ragazzo di diciotto anni, costretto a vivere su una carrozzina fin dalla nascita. A fare da trait d’union in questo microcosmo, la figura di Don Flavio, il parroco del paese, che fa scoprire, un po’ a tutti, il vero significato di Dio e del dono che ci fa ogni giorno: vivere.

Visetti è uno che odia prima e innanzitutto se stesso. Taciturno, ferito dalla sua esistenza, che ha perso la speranza e la gioia di vivere, insomma, un morto che cammina. Ben più amante della vita è il figlio, immobile fisicamente ma mosso da una volontà e forza di vivere, enorme, soprattutto quando nel suo cammino si inseriscono Carlo e la banda di amici.

I ragazzi sono nel fior fiore della loro gioventù, amano divertirsi, sperimentare le prime cotte amorose, sono però dei bravi ragazzi, che contrariamente alle tante storie di bullismo che si sentono ogni giorno, accolgono a braccia aperte Giacomo, ben più motivati e fiduciosi nella vita, rispetto agli adulti.
Sia Visetti che un altro personaggio burbero e particolare del paese, Bruno Ciopà, sono coloro che dopo diverse delusioni esistenziali, sembrano infatti essersi ”spenti”. É la fede, quella religiosa e quella negli altri, a farli ”riaccendere”.

Questo piccolo universo fatto di persone che si conoscono un po’ tutte, quello tipico dei paesetti di campagna e provincia, è a questo che il lettore si affeziona fin da subito. I veri valori della vita, la genuinità dei rapporti, delle persone, è questo l’importante. L’iniziale atmosfera misteriosa del romanzo infatti, si trasforma immediatamente in puro realismo, inoltrando il lettore e coinvolgendolo dal punto di vista emozionale.

In ogni caso niente paura, riesce potentemente ad entrare in profondità, insegnando che la vita è fatta di alti e bassi, bisogna però saper apprezzare ciò che si ha, essere positivi, avere speranza e saper dire grazie, questo il segreto per vivere meglio ed essere felici.

Il romanzo, nonostante la commozione, la tristezza e la malinconia, sprigiona tanta positività, è un inno alla vita, al vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. In ogni caso niente paura, guarda al di là della bellezza delle cose e delle persone, è una ventata di freschezza che invita a ”vedere”, con quegli occhi non fisici, ma intimi, morali, che tutti abbiamo ma spesso chiudiamo, al mondo e agli altri.

Alice Bianco

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