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In bocconi ci andavo a spizzichi: Nanni Svampa racconta e si racconta

Il mitico Gufo “cantastorie” torna sul palco per raccontare la sua straordinaria esperienza artistica e umana

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In bocconi ci andavo a spizzichi: Nanni Svampa racconta e si racconta

A volte ritornano… ed è una fortuna. Nanni Svampa, mitico componente dei Gufi di quando la comicità si chiamava “Cabaret”, torna sul palco per raccontare la sua straordinaria esperienza artistica e umana con un’imprevedibile “spalla”, il poeta “catartico” Flavio Aurelio.

“In bocconi ci andavo a spizzichi” è uno spettacolo che prevede diversi momenti: un salotto per le chiacchiere, una proiezione friendly e un piccolo palcoscenico performativo per i giovani cantanti che eseguono brani del repertorio di Nanni.

Nel salotto Nanni, incalzato e imbeccato dal poeta catartico FLAVIO OREGLIO, racconta e si racconta attraverso storie, citazioni e aneddoti. È uno SVAMPA che si esprime a tutto campo e che parlando della sua vita e della sua carriera, passa con nonchalance dalla musica all’amata Milano, dai personaggi dell’infanzia al Cabaret, scoprendo gli infiniti punti che hanno in comune.

È uno SVAMPA che si esprime a tutto campo e che parlando della sua vita e della sua carriera, passa con nonchalance dalla musica all’amata Milano, dai personaggi dell’infanzia al Cabaret, scoprendo gli infiniti punti che hanno in comune. Per quello che riguarda la musica, sono due le aree dei ragionamenti di Nanni: la canzone popolare lombarda (l’Antologia discografica di Svampa resta a tutt’oggi un punto di riferimento assoluto), le traduzioni in dialetto milanese e in italiano di George Brassens, (considerato il più grande poeta umorista del XX secolo).

Ma lo spettacolo non è soltanto una “ciciarada”, come direbbe lo Svampa. Infatti, tra una considerazione e l’altra trovano spazio le testimonianze di un’avventura straordinaria: fotografie, filmati, documenti e, ovviamente, le canzoni cantate e suonate dal vivo. E su questo punto c’è da sottolineare un aspetto importante.

Per la musica live, Nanni ha voluto lasciare spazio ai giovani. Perché? Perché, come dice lui, “me l’hanno ordinato i cardiologi – mi hanno detto: non cantare più, non puoi affrontare lo stress e la fatica di un concerto”. E così ecco apparire sul palco dal vivo i giovani, Luca Maciacchini e Cristina Meschia, cultori del repertorio di Svampa e partner ideali per questo progetto autobiografico.

Per il finale dello spettacolo è previsto, in aggiunta alla performance Maciacchini-Meschia, un duetto Svampa-Oreglio fatto di scambi di battute umoristiche del repertorio di Nanni, con Hit conclusiva.

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