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Imprese private pronte a garantire il trasporto scolastico

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Marco Eugenio Brusutti, consigliere regionale e nazionale di Anav (Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori), responsabile per il trasporto pubblico locale della provincia di Venezia e presidente della Fondazione Brusutti, interviene sul trasporto degli studenti alla ripresa delle scuole: “Invece che pensare all’acquisto di nuovi mezzi pubblici, con costi enormi per la collettività, si coinvolgano le imprese private, ferme da mesi, con la gran parte dei dipendenti in cassa integrazione”.

Marco Eugenio Brusutti up 680

A due settimane dall’inizio della scuola, tiene banco anche in provincia il problema del trasporto di migliaia di studenti in tempi di convivenza con il Covid-19, tema su cui da giorni Governo e Regione trattano con un dato certo: non sarà consentita la capienza piena degli autobus, ma limitata all’80% dei possibili passeggeri, con la conseguenza che i mezzi pubblici di linea, di per sé già spesso affollati di pendolari e turisti, non saranno sufficienti per trasportare tutti.

“Le imprese private sono pronte e disponibili a fare la loro parte”, dichiara Marco Eugenio Brusutti, project manager dell’omonima, storica azienda di Tessera, che interviene in qualità di consigliere regionale e nazionale di Anav (Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori), di responsabile per il trasporto pubblico locale della provincia di Venezia, nonché presidente della Fondazione Brusutti che ordinariamente studia i temi legati al settore del trasporto persone.

Secondo i dati del Registro regionale delle imprese autorizzate all’esercizio del noleggio autobus con conducente, nella provincia di Venezia ci sono 47 imprese private con una flotta di 400 autobus e un personale di 355 autisti, la gran parte in cassa integrazione già da mesi.

“Sentir parlare di investimenti con soldi della collettività (si parla di qualcosa come 1 miliardo 600 milioni di euro a livello nazionale) per acquistare altri mezzi pubblici, mentre ci sono le imprese private ferme da mesi a causa della pandemia, appare surreale – riprende Brusutti – Proprio ieri abbiamo fatto una riunione di categoria e siamo tutti concordi che la situazione contingente possa trasformarsi in un’opportunità per valorizzare la presenza e il ruolo dei privati, che stanno attraversando questa dura fase di sofferenza generata dal Covid-19”.

Da ricordare che le modifiche apportate al Codice dei contratti in occasione dell’emergenza sanitaria, consentono comunque procedure di affidamento dei servizi sotto soglia comunitaria molto più agili, che permettono alle stazioni appaltanti di intervenire in modo più tempestivo, anche in casi come questi di urgenza nel reperimento di mezzi e autisti aggiuntivi.

Brusutti lancia un appello alle Istituzioni: “Qualche segnale incoraggiante sta arrivando. Bene, ad esempio, l’orientamento che sta assumendo la Città metropolitana attraverso il consigliere delegato Saverio Centenaro. Adesso, però, bisogna accelerare perché il tempo stringe – sottolinea – Chiediamo che si apra un ragionamento per predisporre assieme un progetto organico, tra pubblico e privato, che permetta di trovare la soluzione più opportuna per il trasporto degli studenti. Con la giusta collaborazione si possono garantire efficienza e piena sicurezza sanitaria del servizio. Lo si può fare senza gravare con ulteriori spese sulle famiglie e a costi nettamente inferiori per la collettività rispetto all’idea di acquistare nuovi mezzi; costi che andrebbero evitati mentre l’economia è in crisi, come dimostrano i dati di questi giorni sul crollo del Pil che ci fa tornare indietro di quasi 30 anni. Le imprese private, lo ribadiamo, sono a disposizione”.

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