Il Comune di Venezia ha emanato oggi un’ordinanza, che sarà in vigore fino al prossimo 15 aprile, per limitare l’utilizzo degli impianti termici per riscaldamento. In base a tale provvedimento, la temperatura nelle case, negli uffici, nelle scuole e in edifici simili, non dovrà superare i 19 gradi, mentre la temperatura nelle industrie e nei laboratori artigianali non dovrà salire oltre i 17 gradi.
Inoltre gli impianti alimentati da combustibili liquidi o solidi dovranno essere spenti dalle ore 16 alle 18 di ogni giorno e sarà vietata la combustione all’aperto, in particolare in ambito agricolo (fatte salve le necessità di combustione finalizzate alla tutela sanitaria di particolari specie vegetali) e di cantiere. Ai trasgressori sarà applicata una sanzione pecuniaria da un minimo di 25 ad un massimo di 500 euro.
Negli ultimi anni la qualità dell’aria nel Comune di Venezia, monitorata dalle stazioni di rilevamento di Arpav, ha evidenziato un trend favorevole per le polveri sottili, determinato anche dal contemporaneo effetto delle condizioni meteorologiche e della crisi economica che ha contribuito a ridurre le emissioni di diverse attività. In tale panorama spicca però l’incremento dei valori di concentrazione del benzo(a)pirene che, come sottolineato dal Comitato regionale di Indirizzo e Sorveglianza, è attribuibile in modo prioritario ai processi di combustione che utilizzano biomassa.
Redazione
[24/12/2014]
A dire la verita, questo vale solo per gli impianti centralizzati ma gli altri.Noi siamo una coppia mia moglie 77 anni io 76 di salute molto cagionevole causa malattie e a dire il vero un paio di gradi di piu’ non ci farebbero male,Impianto centralizzato valvole termostatiche e partitori di calore.Se possibile pensare delle volte anche alle persone anzianeGrazie
Ma li mettono in carica per l’intelligenza o per altro? Da colpa al riscaldamento nelle case ma lui va a pellet? Ma si vergogni e chiuda le fabbriche ed impedisca l’inquinamento nascosto altro che lasciare al freddo case e scuole. Testone!