Guardi la galleria e pensi che sia impossibile. E' ben illuminata, e' praticamente dritta, il limite e' di 100 all'ora, ma, dai rilievi, i tre pullman che viaggiavano uno dietro l'altro non andavano a più di 70.
Invece e' successo, il terzo pulmann sbanda verso destra, proprio nel punto in cui la galleria si allarga per una piazzola di sosta. Il mezzo continua qulche metro finche' c'e' strada, poi centra in pieno il muro che chiude quella piazzola, il muro che improvvisamente si para davanti a se'. Lo scenario e' devastante, a vederlo sembra che il pulmann abbia provato ad entrare nel muro. Le urla dei bambini rimasti vivi si mescolano ai sussurri di quelli che stanno morendo.
Nell'incidente muoiono 22 bambini. Sono per la maggior parte belgi e tutti dodicenni. Restano uccisi anche i due autisti e i 4 professori che accompagnavano i ragazzini in gita. Altri 24 studenti sono rimasti feriti, tre ancora in coma.
La scolaresca era composta da due classi che provenivano da Lommel, a Est di Anversa, ed Heverlee, vicino Lovanio, nelle Fiandre. Stavano tornando in Belgio, dopo una vacanza all'hotel Cervin, alle spalle del monte Cervino, versante svizzero delle Alpi.
La partenza per il rientro martedi sera dopo aver cenato, poi lo schianto e la tragedia. Tutti avevano la cintura allacciata.
Quello che resta ora sono delle ipotesi, quelle che le autorita' stanno facendo sul disastro: un guasto tecnico del pulmann, un malore dell'autista o un suo errore di manovra.
[15/03/2012]
Mario Nascimbeni
[redazione@lavocedivenezia.it]
Riproduzione Vietata