Il Nobel per la pace a Salvini? Lo propone una parlamentare del AfD, partito di estrema destra in Germania. Eh sì! dice, perché contrastando l’immigrazione, ha salvato dall’annegamento i mille e mille clandestini che intendevano arrivare in Italia sui barconi.
La comprovata sensibilità di Matteo è comprovata dalla sua storia: attivista del centro sociale Leoncavallo, eletto in consiglio comunale nel 1997 si qualificava comunista padano. Mente dinamica, lo credo memore di quanto scrisse Thorthon Wilder (Il ponte di San Luis Rey) “ … nel mondo l’infelicità e l’ingiustizia formano una costante, la teoria del progresso è un’illusione, i poveri non avendo mai conosciuto la felicità, sono insensibili alla sventura. Come tutti i ricchi non riusciva a credere che i poveri (guardate in che case vivono, guardate come si vestono) potessero realmente soffrire. Come tutte le persone colte, credeva che solo dopo vaste letture, uno giunga a sapersi infelice.”
Ma quella parlamentare tedesca, confortata dal suo costante sorriso, non lo considera “colto ed infelice”: al contrario, lo ritiene meritevole del Nobel per la Pace.
Come dimostra la sua antica storia di comunista, vuol salvare il prossimo dalla sicura infelicità europea e dalla morte in mare. Restino in Libia, porto sicuro.
PAOLO ANGELO NAPOLI
Bovezzo