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Il mio partito si chiama Venezia: “Lettera aperta al sindaco…”

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Lettera aperta al sindaco.

Egregio signor sindaco,

leggo su articoli giornalistici su internet che sembra Lei stia “prendendo nota” di nomi e cognomi di chi La sta criticando.

Credo non abbia bisogno di prendere nota del mio perché credo Le sia ormai ben noto, con la differenza, rispetto ad altri, che io ho sempre espresso, più che critiche, il mio libero pensiero nel mero interesse della mia città e della sua vivibilità e su quanto fatto (o non fatto), ma non solo da Lei: pure dai Suoi predecessori, ed ho sempre condiviso quanto Lei ha spesso affermato, ovvero che questa situazione è il frutto anche di amministrazioni passate.

Certo che se poi Lei fa di tutto per continuare quell’azione, è chiaro che la “colpa” diventa pure sua.

Di certo spero avrà capito che quanto spesso scrivo ha solo il fine citato e non meramente politico.

Infatti, come ho spesso detto e scritto, ce n’è per tutti! Da chi ha voluto il tram e il ponte della “Vergogna” (ufficialmente della Costituzione), chi la relativa vergognosa “ovovia”, chi (un sindaco) si è comprato case a prezzo calmierato ufficialmente destinate ai cittadini, chi ha voluto i Pink Floyd al Redentore, chi voleva l’Expo, chi non ha ancora fermato le grandi navi, chi ha concesso cambi d’uso per fare alberghi e affittacamere, chi vuole maratone e Vogalonga internazionali, chi voleva vuotare Venezia da pensionati e modesti risparmiatori perchè “furbetti” sfrattandoli dalle case pubbliche, a chi ha ridotto Venezia così.

Ovvio che se Lei, in piena pandemia mondiale da virus, si fa vedere cantando l’inno della Reyer invece che negli ospedali, si fotografa senza mascherina ballando con un noto cantante invece di spiegare come usarla, va a manifestare con imprenditori del turismo (di certo non morti di fame, mentre non l’ho mai vista con malati, o lavoratori precari dello stesso Comune) mentre sono vietati gli assembramenti invece di manifestare per la mancata fornitura di protezioni al personale sanitario, dichiara di voler aprire tutto ignorando appelli di autorevoli virologi e scienziati mettendo forse anche a rischio la salute delle persone di cui Lei dovrebbe essere il massimo tutore a Venezia, arrivando persino a mettere in dubbio i morti da Covid 19, chiaro che si presta a strumentalizzazioni politiche, ma anche alla perdita di fiducia anche da parte di chi l’aveva votata…

D’altra parte, dopo che il Ministro Toninelli aveva scritto (a proposito di critiche, spero Lei abbia preso, per par condicio, anche il suo nome e cognome):

« (…)continuo a sperare nel miracolo per cui il sindaco Brugnaro la smetta di urlare e insultare e torni nelle sue vesti istituzionali (…)»,

ora leggo che Lei è stato “criticato” pure dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per le sue modalità intimidatorie nei confronti dei cittadini…

Io dico: chi si espone accetti le critiche. Chi è saggio sa farne tesoro.

Credo abbia capito che non ho nulla di personale contro di Lei, e quando ho visto qualcosa di buono, non ho esitato a complimentarmi (es. censire e codificare gli affittacamere con tanto di sito dedicato facendo lotta agli abusivi, anche se spero non sia stato fatto solo perché preferisce gli albergatori).

Per il resto non ho visto miglioramenti: l’esodo continua, i turisti aumentavano, lo smog e i rumori restano pericolosamente insostenibili (tanto da avviare le indagini da parte della Procura della Repubblica), la centralina Arpav a Rialto non mi pare l’abbia voluta, le grandi navi sono sempre più presenti e persino con incidenti, i mezzi pubblici sono ridotti e sempre più affollati, le richieste dell’Unesco non mi risulta siano state realizzate, i tornelli anti-folla sono stati tolti, la tassa di sbarco mai applicata, il controllo della velocità dei natanti e del moto ondoso, come il sistema sanzionatorio, sono ancora inefficaci, non si è fermato il consumo di suolo, nè il sistema 5G (che potrebbe causare gravi danni alla salute).

Si sta portando avanti l’estensione dell’aeroporto e l’ipotesi di nuovo stadio più alberghi e altri centri commerciali (non bastava il nuovo Iperlando…?), l’aumento degli ostelli per turisti pendolari a Mestre, si vogliono aumentare terminali per l’accesso a Venezia e si è ipotizzata pure la costituzione di un palazzetto dello sport proprio ai “Pili”, e, per finire, non si è interrotto subito il carnevale a Venezia, come avevano fatto Padova e Vicenza quando era già iniziata la pandemia, rischiando di far diventare Venezia, come sostenuto anche da qualche autorevole medico, una “fabbrica” di contagi.

Paradossale e macabro è il fatto che molto di ciò che ci aspettavamo da un sindaco per Venezia è stato “attuato” invece da…un virus.

Come posso dire di essere soddisfatto dell’operato e non esprimere il mio dissenso, purtroppo, anche per Lei?

Sarei stato felice di poter scrivere il contrario, se avesse realizzato quanto richiesto persino dall’Unesco, ma così non è stato, e le occasioni difficilmente si ripetono…

Per fugare ogni sospetto, il mio “partito” si chiama semplicemente VENEZIA, ed è sostenuto solo dai suoi abitanti.

Un cordiale saluto.

Prof. Fabio Mozzatto
(“Veneziano D.O.C.”)

Venezia.

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2 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Condivido ogni parola del professore, venezia non è stata rovinata dal Covid ma era già morta come città, una città abitata da invisibili da anziani, i veri proprietari di venezia abitano in terraferma qui si affitta e basta, ho letto stamane del raddoppio dei plateatici ….. mi scappa un sorriso alla Macron, ma chi va a sedersi?? chi va a cena a venezia ?? i veneziani??? si forse qualcuno ma se si pensa di uscire dalla crisi con i pochi e anziani rimasti .. auguri di cuore

  2. Bellissima lettera, scritta con l’anima. Prof. Fabio Mozzatto, proprio stamattina stavo pensando di scrivere una cosa così’, ma lei mi ha anticipato. Grazie da un’ ex precaria cacciata da questo sindaco, grazie anche per i miei 14 ex colleghi, nella mia stessa situazione, grazie da cittadina veneziana. e siccome il mio nome il signor sindaco l’ha scritto in GRASSETTO. Mi autoaggiungo al suo partito. IO SONO VENEZIA! Il signor sindaco xe de Spinea!
    Patrizia Pensa

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