Ogni anno la sera del 31 dicembre per passare il tempo tra amici e parenti, ovviamente si gioca. Ma, ancora più ovvio, il gioco deve essere tale da piacere a tutti, dallo zio che arriva alla cena già mezzo ubriaco dopo il giro di spriz con gli amici al nonno che ci vede poco e ci sente ancora meno al ragazzino di 16 anni che preferirebbe trovarsi sotto il vischio con la figlia carina dei vicini di casa, che non ha avuto il permesso di passare la serata in discoteca con gli amici e per questo sta in u angolino sola e triste a guardare il cellulare che non squilla.
Di solito, la soluzione era la tombola. Ma penso che anche voi sarete stanchi di anni di 77 le gambe delle donne e relativa risata di tutti o di gente che dice “ambo” al primo numero e “tombola” al secondo e vai con la nuova risata.
Quest’anno per fortuna anche in Italia si potrà provare una “novità” che il resto del mondo già conosce molto bene e che in America è secondo per vendite e successo solo al Monopoly La Hasbro, che proprio del Monoppoly è la detentrice dei diritti, ha finalmente prodotto anche per il nostro paese “the game of ilfe”, ribattezzato ovviamente “il gioco della vita” e solo in parte adattato ai gusti dell’italiano medio.
Il gioco è quanto di più semplice si possa immaginare: un tabellone, una ruota al posto dei dadi che indica le casualità della vita, un percorso e dei segnalini colorati. A inizio partita, ciascun giocatore deve fare la prima scelta: studio o carriera lavorativa. Questo bivio, che potrebbe sembrare semplice scelta d’istinto, in realtà condizionerà ben presto il proseguimento del percorso, dato che se il lavoro subito garantirà le prime
entrate economiche, il percorso di studi porterà a spese immediate, ma alla possibilità, a un certo punto del percorso-vita, di una carriera maggiore e di più soldi in tasca. Ovviamente, al lavoro si uniranno poi l’acquisto di una casa, una famiglia e uno o più pargoli (il segnalino ha sei posti, quindi moglie-marito e ben quattro piccoli…) fino alla meritata pensione, che vedrà vincitore che avrà messo da parte più soldi.
Non mancano naturalmente, in puro stile americano, le carte-imprevisto, che metteranno di fronte tutti i giocatori ad altre scelte, ma anche al rischio di doversi veramente esibire musicalmente, di dover confidare segreti o di far ridere gli avversari.
Le regole sono velocissime, il gioco altrettanto, e può essere una ottima alternativa ai classici di fine anno, con l’unico dubbio legato all’estraneità dimostrata per ora dagli italiani a prodotti del genere, Monopoly 
ovviamente escluso. Probabilmente, servirà un grande battage pubblicitario per un lancio in grande stile: il gioco si adatterebbe alla perfezione a un reality in tv…
Il gioco della vita Hasbro. Gioco di dadi e percorso per 2-4 giocatori dagli 8 anni in su. Difficoltà medio-bassa, durata di una partita 40 minuti circa. Prezzo 29,90 euro
Massimo Tonizzo
02/01/2016
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