Acqua alta, inondazioni, microassestamenti, erosioni dovute all’acqua salmastra e chissà cos’altro starebbero mettendo in pericolo la stabilità del Campanile di San Marco.
La struttura portante del monumento che si basa, come classico a Venezia, su pali di legno nelle fondamenta, ha ormai cento anni e si sta degradando a causa dei fattori logoranti.
Il pericolo più immediato è che la struttura possa cominciare ad inclinarsi, ed è per questo che presto saranno attivati dei lavori di manutenzione sul basamento.
Il materiale che verrà impiegato per il rinforzo sarà il titanio.
Si prevede di interrare nelle fondamenta dei rinforzi formati da barre di titanio legate assieme.
La struttura portante si baserebbe quindi su questa gabbia che impedirà al basamento di deformarsi.
Il rinforzo verrà inoltre agganciato per mezzo di tiranti che saranno assicurati al fondo del mare.
Il campanile è stato ricostruito dopo il crollo del 1902.
In luglio di quell’anno sulla parete nord venne segnalata la presenza di una pericolosa fenditura che nei giorni seguenti aumentò di dimensioni.
La mattina di lunedì 14 luglio il campanile crollò.