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Il calcio italiano all’epoca di twitter. Di Mattia Cagalli

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Finalmente, davvero si può dire finalmente il calciomercato invernale si è concluso. Come era ampiamente prevedibile, nessun grande colpo, nulla che sposterà gli equilibri ma solamente scambi di panchinari o quasi. Tra tutti i casi di cessioni e acquisti, due casi ho trovato emblematici: uno ha come protagonista il Parma, l’altro l’Inter.

Parma sta vivendo una vicenda triste e paradossale, i nuovi proprietari che avrebbero dovuto salvare il club sono a dir poco misteriosi. Ci hanno impiegato mesi per svelarsi e dopo qualche acquisto interessante (Varela e Rodriguez) ma i problemi sono continuati. Antonio Cassano tra le critiche di tutti comprese quelle di Roberto Donadoni, ha rescisso il contratto.

Nelle sue colorite giustificazioni ci aveva visto giusto e dopo di lui, altri lo hanno seguito. Ora i ducali rischiano la messa in mora da parte dei giocatori rimasti e il fallimento. Per queste ragioni il mercato è stato in sostanza nullo. In uscita si è segnalato un caso che ha lasciato perplessi, la cessione di Pozzi al Chievo in prestito ma con diritto di riscatto a soli 1000 euro.

Oggi durante la presentazione in sede del Chievo, il giocatore ha spiegato che non si può fare un affare a 0 euro e che quei 1000 sono i costi burocratici. Sarà ma fa comunque impressione sentire che il Parma pur di liberarsi di un ingaggio, è pronto a non incassare nemmeno un centesimo.

Forse lo scalpore e le sceneggiate dell’ex presidente Ghirardi, erano del tutto ingiustificate e bene faceva la Uefa ad escluderlo dalla Coppa. Invece in Italia si riesce sempre a trovare la scappatoia, l’accordo o comunque il sistema per aggirare le regole. Fortunatamente però i nodi vengono sempre al pettine e ora i tifosi dei gialloblù vivono giorni di passione. Di certo da ammirare la perseveranza di Roberto Donadoni, un vero capitano che non abbandona la nave che affonda.

Il secondo caso di mercato è quello del ritorno dall’Inghilterra all’Inter del figliol prodigo Davide Santon. Finalmente il terzino che solamente l’allenatore straniero Mourinho, faceva giocare è tornato in Italia. Questo non è il punto principale della mia riflessione, ciò che mi interessa è l’uso di twitter che fanno i calciatori del ventunesimo secolo. Anzi, dell’abuso che ne fanno le loro fidanzate e mogli.

Dopo il caso della moglie di Antonini, che qualche anno fa si lamentò vigorosamente contro Massimo Allegri per lo scarso utilizzo del marito al Milan, quelli di Icardi e l’ex moglie di Maxi Lopez, è arrivato il turno della fidanzata inglese di Santon. La ragazza ha ben pensato a poche ore dal trasferimento del compagno dal Newcastle all’Inter, di lamentarsi e polemizzare con la società inglese.

Secondo il suo punto di vista, Santon è stato obbligato ad accettare l’offerta italiane e mai sarebbe andato via dai bianconeri di spontanea volontà. Insomma, un bellissimo biglietto da visita per il terzino, che certamente ha facilitato il rapporto con i suoi nuovi tifosi. Ovviamente appena sbarcato a Milano, Santon ha smentito, ha dichiarato che l’offerta è arrivata così all’improvviso che ha voluto un po’ di tempo per decidere. Alla fine si è detto contento del ritorno.

Questi sono i giocatori del terzo millennio, non devono solo prestare attenzione alle proprie dichiarazioni pre e post partita, non devono limitarsi a controllare l’atteggiamento in campo ma anche tenere a bada i famigliari. Purtroppo l’eccesso di comunicazione ha colpito il mondo del calcio e a farne le spese sono tutti gli addetti ai lavori e non solo.

Twitter è stato il mezzo anche per un episodio disdicevole; le dichiarazioni di Luciano Moggi dopo la testimonianza dell’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti. “Dopo che mi ha stretto la mano, me la sono subito lavata”. Caro signor Moggi, forse si dovrebbe lavare qualcos’altro dopo certe tristi affermazioni.

Mattia Cagalli

[05/02/2015]

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