Inter, errori e nervosismo. Sarà difficile mettere una pezza alle sconfitte e al non gioco se prima non verrà ritrovata un po’ di pace. Lo spogliatoio che si è trovato da gestire Mancini non è esattamente un luogo di riposo. Forse non lo sono mai, ma l’Inter è speciale anche in questo: parevano passati gli anni in cui Di Biagio ha preso per il collo in diretta tivu di Champions il suo portiere Toldo perchè lo rimproverava, invece le magagne tornano fuori.
Icardi prende la strada di Osvaldo, se vogliamo, e manda platealmente a quel paese chi lo critica. Questo l’ultimo episodio della Neuro Inter.
Sconfitto con il Sassuolo per 3-1, al fischio conclusivo di Valeri, Mauro Icardi, insieme a Ranocchia e Guarin, è andato sotto la curva degli ultrà interisti in trasferta per il consueto saluto. Il bomber argentino si è tolto la maglia e l’ha lanciata verso la curva, ma il pubblico gliela ha ributtata in campo.
Icardi l’ha raccolta e l’ha rilanciata sugli spalti, ma di nuovo inutilmente: la maglietta è tornata al mittente. Un gesto di sfregio ad alto valore significativo e ad Icardi, già nervoso perché Mancini l’aveva mandato in campo solo al 56’, sono saltati i nervi.
Icardi aveva dato tutto in campo, sentendo il peso di essere entrato a risultato già compromesso, ma era riuscito comunque a segnare un gol con un guizzo fenomenale (foto).
L’attaccante si è messo a urlare, come documentato dalle immagini televisive: «Siete dei pezzi di m.». a cui i tifosi hanno risposto: «Icardi uomo di m., te ne vai o no…».
Dopo lo spiacevole episodio Icardi e Guarin, con Handanovic, Palacio e Carrizo sono tornati qualche minuto dopo sotto la curva degli ultrà per chiedere scusa.
Roberto Dal Maschio
[02/02/2015]
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