La promessa l’hanno mantenuta i cittadini di “Scendiamo in campo” e così si sono ritrovati domenica in Campo Santa Margherita per riproporre qualche ora di socialità, come già era avvenuto a San Giacomo la scorsa settimana, festeggiamento guastato da una multa che è stata “sentita” ingiusta e inopportuna.
L’iniziativa, aperta all’accoglienza e alla condivisione non solo tra veneziani, si è svolta con un atteggiamento e una disponibilità evidenti nei confronti di quanti, passando o incuriositi, erano invitati a cicchettare e chiacchierare insieme.
Giovanni Leone, l’architetto residente che ha lanciato l’appello ai residenti, crede nel suo ragionamento, la città deve aprirsi, curare i legami: è vero anche che i permessi, eventualmente, devono essere semplici, arrivare celeri per manifestazioni così inoffensive e proiettate a far crescere la vicinanza, la solidarietà.
La rabbia per i verbali dei vigili e la multa sembra un po’ messa da parte gli organizzatori contano sulla collaborazione del Comune e perchè no, sulla sua complicità.
Significativa la presenza del Presidente della Municipalità veneziana Giovanni Andrea Martini, che ha già sperimentato esperienze simili, che tradotte in risultato possono ben dirsi riuscite e gradite, per la loro capacità di coinvolgimento, di relazione, in grado di imprimere un senso alla vita quotidiana, che anche domenica, pur centrata su tavoli e vivande, ha detto molto sulle tante opportunità che la città può offrire, partendo davvero dai gesti più semplici.
Andreina Corso