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I sogni calpestati – Gli ultimi giorni del delirio hitleriano

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i sogni calpestati

Non bisogna mai dimenticare. Anche se la giornata della Memoria è passata, bisogna continuare a ricordare quello che è stato, soprattutto dopo aver letto che una buonissima parte dei Millennials non sa nemmeno cosa sia Auschwitz.

E allora eccomi qui raccontarvi di un altro libro sull’argomento, forse un po’ diverso e che mette in campo punti di vista differenti di una stessa guerra. I sogni calpestati – Gli ultimi giorni di Magda Goebbles, le battute finali del delirio hitleriano, di Sébastien Spitzer, edito da Ponte Alle Grazie, è un libro molto originale che non si sofferma solo a raccontarci la storia di Magda, ma che amplia il suo raggio d’azione verso quelle persone che, alle porte della Liberazione riescono a sfuggire dai campi di concentramento.

Siamo infatti nella primavera del 1945 e l’Europa è avvolta nel suo crepuscolo più tetro, fra gli ultimi strascichi di barbarie della Seconda guerra mondiale. I destini di figure in apparenza lontanissime finiscono per incrociarsi nel modo più insospettabile: la piccola e silenziosa Ava, una breve vita trascorsa a nascondersi e fuggire, custodisce un fascio di lettere piene di disperazione e denuncia, passato di vittima in vittima come un testimone irriducibile; l’eroina negativa, Magda Goebbels, la donna che ha rinnegato le proprie origini, che si è data tutta alla causa del nazismo, che ha ucciso i propri figli prima di togliersi a sua volta la vita; Lee Meyer, fotografa americana che si ritrova a dipanare i fili di un racconto unico e tragico. Intorno a loro, un vortice di violenza e sterminio, le ultime battute in cui si consuma la fine del delirante dramma hitleriano.

Molte volte un’opera prima è piena zeppa di ingenuità, invece qui Spitzer riesce con maestria di autore navigato a gestire tutti i vari i personaggi come un maestro di danza che detta il passo giusto e il momento di entrata ai propri ballerini. Una danza sopra le macerie di un’Europa in ginocchio, dove i sogni calpestati, come da titolo, sono quelli che riguardano ognuno di questi personaggi e, il più delle volte, sono diametralmente opposti.

Prendiamo ad esempio Magda e Fela. Entrambe di provenienza umile, ma la prima ha usato il suo corpo e il suo fascino per raggiungere le vette del potere del Reich, la prima è stata abusata di quel corpo fino a perdere la sua umanità nei campi di concentramento, a nascondere il profilo di un pancione che cresceva dagli occhi della milizia tedesca. Ognuna con sogni diversi, con prospettive diverse, accomunate da una Guerra che non fa sconti a nessuno.

I sogni calpestati è uno di quei libri in grado di ricreare perfettamente le atmosfere, di farci vivere la claustrofobia del bunker mentre sopra le teste avviene la liberazione, ma anche di respirare l’aria piena di fuliggine delle campagne fuori dai campi di concentramento, lì dove scappano i prigionieri che riescono a farcela. La prosa di Spitzer è accattivante e coinvolgente, riuscendo con l’uso superbo della punteggiatura a dare un ritmo al racconto davvero notevole.
Questo è uno di quei libri da non perdere.

Sara Prian

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