IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

venerdì 19 Aprile 2024
11.1 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGEArte e Cultura a VeneziaL'Haiku, uno sconosciuto lampo di genio. Di Giulia Bovo
Questa notizia si trova quiArte e Cultura a VeneziaL'Haiku, uno sconosciuto lampo di genio. Di Giulia Bovo

L’Haiku, uno sconosciuto lampo di genio. Di Giulia Bovo

pubblicità

mondo nuovo, il varco che fa uscire il lettore dall’attimo di pura ed estatica contemplazione, per haiku2 XBOXcondurlo ad un pensiero – rivelazione totalmente discostante dall’oggetto osservato, e che pure nasce da esso.

Proprio questo ribaltamento è l’innovazione dell’haiku, e anche ciò che lo discosta totalmente dal resto dei componimenti poetici, giapponesi e non. Leggendone uno, si ha l’impressione che comporli sia molto semplice, ma in realtà richiedono un lungo traning volto a trovare il lampo di genio per il kireji, per l’affinazione della capacità di sintesi e per la riflessione interiore a cui si deve portare il lettore. Si deve infatti essere in grado di proporre una conclusione logica nella sua illogicità, e che al tempo stesso non dia giudizi, ma che lasci al lettore libera interpretazione, pure unendole tutte con un unico filo conduttore.
Digressione voluta ma importante per capire il senso di profondità che l’haiku porta ad haijin e lettore, è il notare che queste fasi di introspezione e accettazione delle cose (che si manifesta nel primo e nel secondo verso) richiedono un percorso di comprensione così forte da aver fatto si che la composizione di haiku venisse utilizzata in psicologia come cura a diversi disturbi quali quelli alimentari, e in psicoanalisi per favorire i processi di associazione libera e presa di coscienza.

È importante comprendere la profondità del componimento per poter spiegare la difficoltà nel mantenere la metrica classica, e di conseguenza la decisione degli autori di adottare una forma stilistica un po più libera.
Come già anticipato, uno haiku si sviluppa in tre versi, composti da 5 7 5 more ciascuno. I versi prima del kireji devono obbligatoriamente contenere il kigo: una parola che rimandi ad un elemento naturale. Può essere il nome di un animale, di una pianta, un fiore o di una tradizione tipica di un preciso periodo. Per facilitare il compito agli haijin sono stati inventati i saijiki, ovvero libri catalogo in cui si possono trovare tutte le parole kigo e i loro riferimenti.

Separato da un trattino, una virgola o un punto (nell’alfabeto italiano), e da parole non traducibili nella nostra lingua per i giapponesi, troviamo il kireji di cui discusso prima, e la conclusione.
Appare ora molto più chiaro come fosse indicibilmente complesso creare un haiku riuscito seguendo la metrica classica. Così gli haijin, per dare enfasi al contenuto e alla riflessione, hanno deciso, col passare degli anni, di discostarsi leggermente dal conto delle more e, molto più raramente, anche su quello dei versi.
Ad oggi, in Italia e nel mondo rimane ancora aperta l’accesa discussione sulla forma degli haiku, che sono noti a pochi intenditori all’infuori del Giappone.
Dopo tante presentazioni, però, è quasi d’obbligo lasciare il lettore con un esempio di haiku, cosicché possa sperimentare sulla sua mente questo esempio di arte introspettiva.

“Il tetto s’è bruciato –
ora
posso vedere la luna”
(Mizuta Masahide)

Giulia Bovo

01/09/2015

Riproduzione vietata

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

2 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Un viaggio delicato ci accoglie in questo articolo pieno di sapienza, forza e insieme di leggerezza.
    Si muove un batter d’ali nell’ascolto del verso, il rumore del sonno di un neonato, una pioggia lieve e discreta.
    E’ un bel mondo quello che si nutre della parola che ci dice sottovoce che esistiamo. Che là, dentro le lettere ci siamo anche noi con le nostre umane esistenze e il fiato sospeso.

    Andreina Corso

  2. Ho trovato l’articolo molto interessante, di facile comprensione….. Ho letto l’haiku piu volte, e, ogni volta un’emozione diversa…. Fantastico! Non ne avevo mai sentito parlare, ma sinceramente non mi dispiacerebbe leggerne ancora per ritagliarmi un piccolo spazio di pace in questa caotica quotidianità….

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img