«Vergogna, tutti a casa…».
Momenti di tensione ieri sera in consiglio Comunale tra dipendenti comunali urlanti e l’amministrazione che, secondo loro, non ha come priorità i lavoratori.
La bagarre si scatena quando il Consiglio comincia a discutere la variazione di bilancio che prevede i tagli che inevitabilmente toccano lo stipendio.
I dipendenti si sono fatti sentire con urla e slogan contro una manovra ritenuta profondamente ingiusta visto che pare non toccare i dirigenti.
Inutili i tentativi di mediazione dell’assessore al Bilancio Zuin e del senatore Casson. I lavoratori hanno gridato fino a non poterne più e la parola “vergogna” sovrastava tutto e tutti.
Le urla e i cori contro l’amministrazione hanno fatto sospendere il Consiglio comunale e il sindaco Brugnaro si è allontanato, mentre la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano dichiarava che avrebbe fatto sgomberare la sala, peggiorando le cose.
La possibile ‘minaccia’ della polizia municipale che avrebbe potuto sgomberare i dipendenti ha fatto salire ancora di più la tensione, con molti dimostranti che hanno iniziato a sedersi per terra, pronti a fare resistenza passiva all’allontanamento.
Tutti i vigili in servizio in Consiglio comunale si sono consultati con i dirigenti e, a loro volta, con la Questura. Sono stati richiamati in municipio tutti i vigili delle pattuglie in servizio a Mestre e Marghera, arrivati a bordo delle auto con sirene accese, e dei motoscafi del Comune.
Per il Comune di Venezia un nuovo record, quindi: mai era successo che si chiamassero tutti i vigili in servizio per accorrere a ‘sgomberare’ l’aula di un consiglio comunale, senza parlare della città che resta sguarnita di Polizia Municipale.
L’ordine di sgombero, per fortuna, è rientrato dopo mezz’ora di alta tensione, mentre in una stanzetta l’assessore al Bilancio Michele Zuin invitava a parlare i sindacalisti.
Ma non c’è niente da fare, i numeri non mentono: per pagare la parte aggiuntiva del salario dei circa tremila dipendenti servirebbero circa sei milioni in un anno, e soldi non ce ne stanno.
“Tagliate ai dirigenti!”, gridano i dipendenti.
Monica Manin
27/11/2015