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Giorno della Memoria, per monumento imbrattato polemiche sui social e fuori

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Giorno della Memoria, per monumento imbrattato polemiche sui social e fuori

Falce e martello e stelle a cinque punte, anche quest’anno i vandali hanno insozzato con vernice spray rossa il monumento dedicato ai martiri delle Foibe a Marghera nell’omonimo piazzale.
Gli imbrattatori colpiscono ogni anno in vista della Giornata del Ricordo, in memoria della tragedia delle foibe e dell’esilio degli italiani dall’Istria e dalla Dalmazia che cade il 10 febbraio, e quest’anno si sono mossi con anticipo nella notte tra lunedì e martedì. E come ogni anno, Veritas cancellerà in fretta i segni dei teppisti. Nel frattempo si accendono le polemiche dentro e fuori i social network, con la richiesta di installazione di videosorveglianza e maggiori controlli in vista della giornata del Ricordo.

“Il solito gesto infame, che rende più attuale il Giorno del Ricordo”. Così il presidente della Municipalità di Marghera Gianfranco Bettin commenta il vandalismo. “Come al solito, come quasi ogni anno, come infami nel buio, anche quest’anno, un po’ in anticipo sui tempi, gli imbrattatori della stele ai Martiri delle foibe, nella piazza omonima di Marghera, si sono fatti ripresentati la scorsa notte e hanno provveduto a insozzare il monumento in vista della Giornata del Ricordo della tragedia delle foibe e dell’esilio degli italiani dall’Istria e dalla Dalmazia, fissata per il 10 febbraio. Ovviamente, ripuliremo subito. Nessuno si farà intimidire o impressionare da questo gesto vigliacco – prosegue l’ex assessore comunale all’Ambiente – Anzi, esso conferma l’attualità dell’iniziativa che ogni anno si ripete in tutta Italia e che nella nostra città ha, da sempre, un particolare significato. Gli imbrattatori non lo sanno, ma la loro sortita ormai stucchevole anche se non meno odiosa, è una specie di omaggio rituale che gli sconfitti con disonore, quali essi sono, rendono a chi, dalla Storia, ha infine avuto ragione”.

Sull’episodio interviene anche l’assessore comunale alla Coesione sociale, Simone Venturini: “La vernice si cancella, la Storia no”. Ancora una volta – ha dichiarato Venturini – qualche vigliacco ha deciso di insultare la memoria, il dolore delle persone e la storia. La tragedia delle foibe e dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati, per troppo tempo colpevolmente dimenticata, è ormai una verità storica. Non saranno simboli del passato carichi di violenza, a cancellare il ricordo degli esuli e dei martiri dell’Istria e della Dalmazia. La storia va avanti e con essa il ricordo e il rispetto di chi ha patito sofferenza e morte. Tali gesti – ha concluso Venturini – non fanno che rafforzare l’impegno dell’Amministrazione comunale a sostegno di tutte le iniziative volte a ricordare questa tragedia nazionale”.

“Fortunatamente raglio d’asino non sale al cielo – commenta infine il governatore della Regione Veneto Luca Zaia – ma profanare un monumento ai martiri è una delle vigliaccate più aberranti. Esprimo tutto il mio sdegno per un gesto inumano, indice di una bassezza senza pari. L’offesa è tanto più grave in quanto arriva a pochi giorni dalla Giornata del Ricordo che cade il 10 febbraio, ma è infame a prescindere e merita una punizione esemplare per i responsabili, che mi auguro possano essere quanto prima individuati e posti davanti alle loro responsabilità”.

Stefania B.
26/01/2016

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