Un episodio relativo ad inquinamento ambientale per mezzo di sostanza irritante è avvenuto presso il Pronto Soccorso di Chioggia (Venezia) sabato scorso.
Il personale dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato diretto dal Commissario Capo dott. Rosario Gagliardi, dopo un’attenta attività d’indagine, ha individuato il soggetto che ha spruzzato del gas urticante al peperoncino all’interno della struttura ospedaliera di Chioggia, causando un inquinamento ambientale dell’area denominata O.B.I. (osservazione breve intensiva). Ciò ha pertanto fatto escludere un possibile ed ipotizzato guasto riconducibile agli impianti di aerazione dell’ospedale.
L’evento aveva causato nella serata di sabato, ll stop parziale del pronto soccorso. Il personale sanitario, come riferito dal Direttore Medico del Presidio Ospedaliero di Chioggia e dal Primario del predetto reparto, con elevata professionalità era riuscito comunque a garantire l’evasione delle emergenze, attivandosi con la propria sala operativa centrale del SUEM 118 di Venezia.
Tra i vertici del presidio ospedaliero di Chioggia, il personale dipendente e l’utenza era stata avvertita in questi giorni una certa apprensione, finché non si è individuata la causa dei disagi.
Gli accertamenti hanno preso avvio a seguito di una casuale lite tra pazienti, avvenuta nell’atrio del pronto soccorso: per determinarne le ragioni, infatti, si è proceduto alla visione delle immagini registrate del circuito di video sorveglianza interno al pronto soccorso ciò ha consentito di scoprire che uno dei due contendenti, sebbene in modo accidentale, aveva fatto uso di un dispositivo antiaggressione al gas urticante.
Posto davanti al fatto, e dopo aver visionato i filmati che lo ritraevano con l’erogatore stretto in mano e poi occultato nella tasca dei pantaloni, l’autore ha infine ammesso la propria responsabilità.