Bruno Limido, calciatore centrocampista che ha raggiunto i suoi massimi livelli nella stagione 1984-1985 con la Juventus in Coppa dei campioni a Bruxelles nella serata dell’Heysel, è stato arrestato.
Le manette sono scattate ad opera della Guardia di finanza di Milano, che assieme al calciatore ha tratto in arresto l’ex vicepresidente del Genoa Antonio Rosati e l’ex ad del Varese calcio Enzo Montemurro.
Gli arresti nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal pm di Milano Carlo Nocerino su una presunta maxi-frode fiscale da 63 milioni di euro.
Il sistema, secondo le accuse, si basava su una rete di cooperative nei settori della logistica, dei trasporti e del facchinaggio.
I capi d’accusa vanno da associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale, emissione di fatture per operazioni inesistenti per circa 250 milioni di euro, mancato versamento dell’Iva e altro.
Altre cinque persone si trovano già in carcere per le medesime imputazioni, mentre sono in tutto 34 gli indagati. I militari del Nucleo di polizia tributaria della Gdf, che hanno condotto le indagini in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle entrate, hanno sequestrato in tutto 63 milioni di euro, tra appartamenti, beni e conti correnti.
Bruno Limido è stato calciatore dal passato glorioso. Dal 1978 fino ai primi anni ’90 ha militato in squadre di serie A e di serie B, passando dagli esordi nel Varese fino alle stagioni nell’Avellino, nella Juventus e nell’Atalanta.
Paolo Pradolin
30/10/2014
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