Per Franco Libri una vittoria. Per Venezia una sconfitta, ma anche di quelle umilianti.
La vicenda: Franco Libri è il pensionato multato dalla polizia municipale di Venezia per aver esposto, scambiato e offerto libri usati gratuitamente, in favore di un prolungamento della vita del libro, senza profitto ne’ tornaconto personale, sanzionato per 5.000 euro perchè l’attività è stata svolta sul suolo pubblico senza autorizzazioni.
Tutto questo in un momento in cui nella nostra città veramente ognuno sta facendo quello che vuole.
Ieri l’happening in fondamenta di San Basilio in favore di Franco Libri ha visto, dalle 10 alle 21, nel “luogo incriminato”, tra i campi San Basilio e San Sebastiano, tanti amici popolare una giornata finalizzata a raccogliere soldi per pagare la multa: scambio di libri, musica e una sfilata di moda. Quasi 2.000 euro i contributi raccolti.
Questo lo slogan: “Ribelliamoci a cotanta ottusità: Franco Libri non è il problema principale di questa città. Devolviamo il ricavato per la causa”.
Da giorni la battaglia in favore di Franco Libri è sostenuta da gruppi social, ed ora tanti cittadini hanno avuto modo di manifestare fisicamente la propria solidarietà.
Veneziani, e non, passano, firmano, si informano, commentano.
Si cerca di alleggerire servendosi dell’ironia, ma il sentimento più comune è lo sdegno.
E più di qualcuno si lascia andare ad una constatazione pesante, molto pesante soprattutto in una proiezione della fiducia futura su ordine e giustizia: “Vigili vergogna di questa città”.
Mario Nascimbeni
06/10/2014
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una vergogna dei nostri tempi.
sembra che ci sia un disegno diabolico per prendere di mira la gente modesta e ignorare i (pre)potenti…
Conosco Franco da tanti anni, un amico di viaggio fra i libri, per strada, per la raccolta di volumi da portare in carcere, o da assegnare alle scuole.
Chi lo conosce, apprezza la sua gentilezza, la disponibilòità, la semplicità intelligente del suo “fare”.
Sono tutti buoni motivi, io credo, per chiedere al Comune di Venezia di ritirare la multa.
Franco non è un commerciante, mostra il suo mondo, attraverso i libri che scambia con gli amici che trovano in lui un veneziano “speciale” che tocca con rispetto la carta stampata.
E che bello vedere i libri appoggiati sul marmo di un ponte o di una riva. Che piacere il suo saluto sempre amabile e fiducioso.
Magari noi maniaci dei libri e dei loro spostamenti siamo un po’ strani, parliamo una lingua che non prevede la multa, nonostante la lettura in questo campo siamo carenti…
Caro Franco, ti voglio bene per quel che sei e fai.
Mi spiace e mi ferisce la tua vicenda umana.
Signor Commissario della città di Venezia, La prego di intervenire e rimediare.
Andreina Corso