Frana a San Vito di Cadore, una tragedia dove sono morti una ragazzina di 14 anni e due uomini. L’immagine che si è presentata davanti ai soccorritori è stata da brivido: i resti accartocciati di un’auto in bilico su un baratro di dieci metri.
Improvvisamente si è mosso un braccio, era una donna sopravvissuta, ha 43 anni, è di origine ceca, e si è salvata dalla bomba d’acqua di martedì sera a San Vito di Cadore, dopo essere rotolata per centinaia di metri in un fiume di acqua, fango e massi.
La donna tratta in salvo è ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Pieve di Cadore per le conseguenze dell’ipotermia. Il marito, una delle tre vittime, aveva invece 56 anni.
Il marito è una delle tre vittime di quella mezz’ora di cielo nero e acqua a valanghe. Le altre due sono un uomo e una ragazza (molto giovane) che forse erano assieme e che dovrebbero essere di origini tedesche.
Le ricerche di eventuali altri dispersi non si fermano ma il problema è che per sapere se davvero c’è ancora qualcuno da cercare. La ricerca inizia dai proprietari delle auto che erano parcheggiate davanti alla seggiovia distrutta dalla frana, quella che sale verso il rifugio San Marco, sul monte Antelao. Però la maggior parte delle sette auto recuperate (tutte vuote a parte quella della donna ceca) sono lamiere irriconoscibili e senza targhe.
L’enorme massa di terra e fango si è mossa a causa di una improvvisa una bomba d’acqua che ha prodotto in meno di un’ora a San Vito di Cadore 40 millimetri di pioggia. “Neanche la scienza poteva prevedere una cosa simile”, ha detto il sindaco del paese colpito, Roberto Del Bon, aggiungendo che tuttavia che il comune non aveva ricevuto un’allerta meteo per un evento simile e che il Ru Secco sia un corso d’acqua fra i meno pericolosi.
Il torrente Ru Secco, infatti, ha avuto un ruolo da protagonista nella tragedia esondando. Tracimato un bacino di contenimento, l’acqua e il fango hanno travolto alcune automobili a San Vito.
Molto probabilmente due erano vuote, sulla terza si trovava la coppia della Repubblica Ceca.
Mario Nascimbeni
06/08/2015
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