Fermato marocchino a Jesolo ritenuto un pericoloso omicida dagli agenti del commissariato di Manfredonia assieme a quelli “locali” della Polizia di Stato di Jesolo.
Si è così chiuso a Jesolo il cerchio attorno a El Raouy Amin, 21enne residente a Vieste ma di origini marocchine, ritenuto responsabile, insieme ad un complice – anch’egli già arresto -, di omicidio a scopo di rapina di un negoziante avvenuto nella cittadina del Gargano lo scorso 11 novembre.
Le tracce del giovane, i cui movimenti erano monitorati dai colleghi del Commissariato pugliese di Manfredonia, hanno portato gli agenti sulle sue tracce proprio nella cittadina veneta, dove il giovane nordafricano era stato identificato nel corso di un servizio di controllo del territorio lo scorso 11 marzo.
In quella data però, il provvedimento giudiziario riguardante il soggetto non era ancora stato pronunciato, tanto che nell’occorso il soggetto era stato soltanto identificato (con traccia censita al terminale interforze del Ministero dell’Interno).
Non ci è voluto molto, per i poliziotti foggiani, per capire che il 21enne si trovava proprio nel Veneto orientale: una squadra di agenti dello stesso Commissariato di Manfredonia e i colleghi della Squadra Anticrimine del Commissariato di Jesolo si sono così messi sulle sue tracce.
Questi ultimi, forti anche dell’esperienza acquisita sul proprio territorio circa i movimenti in zona degli immigrati, lo hanno localizzato nella centralissima piazza Manzoni.
Il giovane è stato quindi bloccato e accompagnato presso gli uffici del Commissariato di via Aquileia, dove è stato sottoposto alla prevista procedura d’arresto.
Successivamente, è stato condotto presso il carcere veneziano Santa Maria Maggiore a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.