Per anni ci hanno accompagnato, assieme al resto della “banda” di Striscia la Notizia, attraverso reati, soprusi, ingiustizie e malefatte varie del Paese.
Fabio e Mingo ora invece, appunto dello staff di Striscia, si trovano a dover fronteggiare loro una grana con accuse di rilevante serietà.
A Fabio e Mingo viene contestato il reato di “Simulazione di reato”, accusa grave che costituisce infrazione all’art. 367 del Codice Penale, dove viene detto che chiunque, con denuncia, querela, richiesta o istanza afferma falsamente essere avvenuto un reato, ovvero simula le tracce di un reato, in modo che si possa iniziare un procedimento penale per accertarlo. Il reato, qualora dovesse essere confermato, è punito in maniera pesante con la reclusione da uno a tre anni.
C’è poco da scherzare quindi, anche se tante volte Striscia la Notizia ci ha fatto sorridere, questa volta. Fabio e Mingo, i due inviati di Striscia la notizia che improvvisamente i telespettatori hanno visto mettere alla porta dai responsabili del Tg satirico senza che se ne capisse il perchè, sarebbero responsabili di un servizio andato in onda in cui si parlava di un presunto falso avvocato.
Secondo quanto saputo finora, la Procura di Bari ha aperto un’indagine sul servizio di Fabio e Mingo in cui un presunto falso avvocato in realtà sarebbe risultato essere un attore.
Quest’ultimo è coinvolto anch’egli nell’indagine con altre due persone che nel 2013 hanno partecipato alla realizzazione del servizio.
Tutto è cominciato ad aprile, quando ad Antonio Ricci, autore e regista della trasmissione, è stata recapitata una richiesta dei magistrati baresi che chiedevano l’accesso ad atti e informazioni.
In seguito a ciò, a quanto pare, Antonio Ricci stesso e la produzione avrebbero depositato due denunce per truffa, ritenendosi vittime a loro volta.
Ora i Pm della Procura di Bari sono in possesso dei video originali del servizio sotto indagine e Fabio e Mingo potrebbero essere ascoltati presto per spiegare la loro versione dei fatti.
Fabio e Mingo, intanto, hanno fatto sapere che sono sconcertati dagli atteggiamenti ostili che stanno riscontrando attraverso la stampa.
In effetti, la simpatica coppia che da anni proponeva servizi intelligenti, simpatici, che rivelavano spesso truffe e situazioni che fregavano la gente, in un attimo è stata messa sulla graticola.
Ma la regola degli “Innocenti fino a prova contraria…” e degli “Indagati, ma ci sono tre gradi di giudizio…” vale per tutti?
Laura Beggiora
12/05/2015
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